Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Da piccoli, il tempo che i nostri genitori ci dedicano ci sembra davvero troppo poco: vorremmo che fossero sempre con noi, pronti ad assistere ai nostri progressi e alle nostre conquiste. Crescendo, questo nostro desiderio di “presenza per noi” si sposta su altre persone, ma probabilmente non ci abbandonerà mai, e scopriamo quindi quanto sia difficile “condividere” un caro amico con altri.
Signore, aiutaci a vincere la gelosia e fa’ che questa non ci porti a denigrare chi sentiamo come “avversario”.