Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».
A volte ci sentiamo immeritevoli di avere felicità. Abituàti a soffrire, quando finalmente troviamo qualcosa che ci fa davvero stare bene ce ne priviamo noi stessi per paura che la perdita dovuta ad altre cause ci distrugga o che questa fonte di gioia ci distragga da altre mete a cui puntiamo.
Signore, aiutaci a vincere questa tendenza distruttiva che abita in noi: fa’ che il bene che viene da fuori sia più tenace di tutto ciò che ci annienta da dentro.