Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Quanto tempo serve per conoscere davvero qualcuno? Talvolta, dopo anni, restiamo ancora stupefatti di fronte a comportamenti dei nostri amici che non ci saremmo mai aspettati.
Forse allora non è questione di tempo ma di possibilità di rivelarsi: perché quel mio amico non si è sentito libero di esprimere prima quei suoi pensieri, quelle sue debolezze, quei suoi sogni?
Signore, rendici accoglienti nell’ascolto e capaci di comprendere anche ciò che ci sembra inaccettabile.