Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì».
Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Nel racconto dell’evangelista Matteo viene messo in evidenza come tra i primi discepoli di Gesù ci fossero persone semplici, umili e sagge: pescatori, pubblicani, scribi..., che avevano la visione della società a 360° e ben chiara quale fosse la loro missione. Sono proprio loro i veri maestri della Parola di Dio, i quali conoscono sia l’antica Legge sia il compimento di essa nella nuova Alleanza.
Fa’, o Signore, che ciascuno di noi diventi tuo testimone e sappia diffondere la tua Parola.