Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Questa bellissima preghiera di Gesù per la rivelazione del Padre suo alle persone semplici, è un dolce richiamo a chi si sente oppresso e affaticato: «Venite a me». È una promessa di ristoro eterno, anche se molte volte seguire la sua parola ci costa fatica e sacrificio. Ma quale grazia è più grande del vedersi rivelare tali meraviglie, che neppure i re e i profeti hanno potuto vedere?
Aiutaci, o Signore, affinché il giogo della tua legge sia per noi allegro e leggero così da essere fedeli testimoni delle tue rivelazioni.