Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
In quest’epoca in cui tutto è veloce, in cui i tempi morti sembrano intollerabili, l’attesa è diventata per noi un momento snervante: vorremmo tutto subito, senza perdite di tempo e possibilmente senza fatiche aggiuntive. Eppure anche attendere qualcuno è amore: ci allena a stare in ascolto, a lasciare che l’altro si possa esprimere e presentare per com’è davvero, non per come lo vorremmo noi.
Signore, fa’ che la nostra attesa possa riempirci il cuore.