Dal Vangelo secondo Matteo
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi». Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».
In questo brano del Vangelo troviamo rispecchiata la figura di San Martino vescovo.
Era un cavaliere, che ha lasciato la guardia imperiale per dedicarsi a Dio. Scelto dal popolo come vescovo di Tours, si dedica all’annuncio della Parola non solo con le parole, ma soprattutto con le azioni. Per lui solo la contemplazione e la preghiera sono il motore efficace dell’azione. La sua umiltà, la sua carità, ma anche la sua fedeltà a Dio e ai fratelli, il suo esempio di condivisione, la sua bontà, il suo amore per i poveri, ne hanno fatto un grande Santo. Tuttavia un Santo molto vicino a noi e molto umano, un Santo che è e rimane per tutti noi un modello da imitare.
Intercedi per noi, San Martino, perché il Signore possa donarci la generosità e la fede per compiere le sue opere.