Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Non siamo mai contenti di niente! Siamo fondamentalmente incapaci e indecisi sulla strada che dobbiamo percorrere. Gesù porta l’esempio di Giovanni, con una fede “seria”, e sé stesso con una fede gioiosa. Nessuna delle due viene accettata, ma sono due facce della stessa medaglia. Rifiutarle entrambe significa rifiutare Dio. Significa anche non riconoscerlo (la sapienza) nelle opere di Gesù. Egli ci invita a prendere una decisione: o con Dio o contro Dio. In gioco c’è la nostra salvezza e non si può scherzare o attendere ulteriormente. L’Avvento ci prepara ad attendere il Salvatore che viene a soccorrerci.
Signore, donaci la pace del cuore ed illumina la nostra mente perché riusciamo a scegliere la strada della salvezza.