Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
L’evangelista Luca ci racconta di un Gesù umile che, pur consapevole della sua grandezza, fa ritorno in quel piccolo villaggio dove era cresciuto, per stare e pregare con la sua comunità. Il centro di tutto è sempre la parola di Dio e il brano di Isaia non è del tutto casuale: Gesù, infatti, è stato mandato per portare il lieto annuncio, la salvezza del popolo di Dio.
Fa’, o Signore, che sappiamo ascoltare la tua parola con umiltà e semplicità così da essere anche noi testimoni del tuo amore.