Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
Con queste parole Gesù vuole rivoluzionare il modo errato di pensare della gente di quel tempo. Vuole indicare una nuova strada per avvicinarsi a Dio. La causa dell’essere impuri non arriva dal di fuori dell’uomo ma dal suo interno, dalla durezza del proprio cuore.
Donaci, o Signore, un cuore mite e docile che sappia comprendere la tua buona novella, cosicché anche noi, liberati dalle paure, possiamo gioire nell’essere tuoi figli.