Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Le folle chiedono a gran voce a Gesù un segno che mostri loro come egli sia stato realmente inviato dal Padre. Le chiama però “generazione malvagia” proprio perché non crede in lui come Figlio di Dio fatto carne. Gesù si rifiuta di dare loro quei segni e l’unico concesso è quello di Giona, che attraverso la sua predicazione portò alla conversione del popolo di Ninive. La durezza del loro cuore gli impedisce di comprendere che si trovano davanti a qualcuno che è più grande di tutti i profeti di ogni tempo.
In questo tempo di Quaresima crea in noi, o Signore, un cuore puro che sappia riconoscere nella tua parola l’unico segno vivo e vero della tua grandezza.