Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
Se siamo onesti e guardiamo bene in noi stessi, scopriremo con stupore che anche i nostri gesti più altruistici sono normalmente mossi da qualche tornaconto a nostro favore: così mi sentirò buono, così avranno bisogno di me e mi cercheranno ancora, così se sarò io ad avere bisogno potrò chiedere senza sentirmi in debito, così sarà apprezzato, così non resterò solo…
Eppure il bene, quando è autentico, resta tale. Aiutaci, Signore, a creare dei circoli virtuosi di bene scambiato e fa’ che possiamo anche noi riceverlo come una sorpresa, senza dovercelo procurare con affanno.