Dal Vangelo secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Il Signore spesso ci parla con delle parabole: i Vangeli ne raccontano circa una cinquantina. È un linguaggio simbolico e semplice, ma che ci aiuta a capire meglio la grandezza del Regno dei cieli.
Il seme che sembra gettato via inutilmente, se trova un terreno fertile produce molto frutto. È importante per ogni cristiano avere fede ed essere disponibile ad accogliere e far germogliare il seme che il Signore dona a ciascuno di noi.
Apri i nostri cuori, o Signore, affinché le nostre azioni siano rivolte sempre al bene e all’amore verso i nostri fratelli, proprio come tu ci hai insegnato.