«Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, commette anche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto» (cf. Prima lettera di San Giovanni 2,29-3,6).
Il peccato è un modo sbagliato di vedere Dio e di vedere il mondo: uno sguardo storto e distorto. Gesù viene a farsi conoscere dagli uomini proprio per ridarci una visione corretta della vita. Infatti, tutte le volte che lo ascoltiamo e lo seguiamo ci troviamo bene, le nostre esistenze migliorano in qualità.