Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Quando stiamo commettendo qualcosa di sbagliato, soprattutto nel campo della morale, dentro di noi ne siamo sempre consapevoli. Cerchiamo di tenerlo nascosto perché nessuno venga a consocenza del nostro cedimento, perché la nostra immagine non sia macchiata, ma a noi stessi non possiamo nasconderlo: per quanto cerchiamo di ignorarla, giustificarla e minimizzarla, quella macchia resta sempre davanti ai nostri occhi.
Signore, aiutaci a non soffocare i nostri desideri ma ad esprimerli riconoscendo e perseguendo il bene. Fa' che non sia il vizio, ma la virtù a guidare le nostre scelte.