Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Gesù parla bene, agisce bene, compie anche miracoli, ma queste cose da dove arrivano? Non è possibile, per i suoi compaesani, associare Dio al figlio del falegname. Impensabile! Se Gesù venisse qui oggi, anche noi faticheremmo a comprendere la sua Parola? Perché? Perché ci aspettiamo un Dio appariscente, che faccia grandi miracoli, gesti eclatanti che nessuno può compiere. Ma il bene rivolto da Gesù a coloro che ne hanno bisogno e le sue Parole rivolte al mondo, non sono forse già un grande miracolo?
Signore, donaci la grazia di non perdere l’annuncio del Vangelo che possiamo ricevere per bocca di chi conosciamo.