Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
«Ti perdono, ma non dimentico»: quante volte ci è capitato di pronunciare questa frase? I risentimenti, gli scontri, le offese, le provocazioni, rendono difficili il perdono e la riconciliazione. Perché ciò avvenga, è necessario il dialogo, bisogna saper ascoltare le ragioni dell’altro. Cosa di più grande dell’esempio dell’Amore di Dio per noi può riportare la pace e la serenità in un conflitto? «Chiedete e vi sarà dato, dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono colto loro».
Ascolta, o Signore, la voce di quanti invocano il tuo perdono misericordioso e fa’ che anche loro sappiano fare lo stesso con un proprio fratello.