Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».
Il vangelo di oggi ci racconta delle quattro beatitudini e di quattro maledizioni:
- Beati i poveri -> Guai ai ricchi;
- Beati gli affamati -> Guai ai sazi;
- Beati gli afflitti -> Guai a chi ride;
- Beati gli oppressi -> Guai a quanti si esalteranno.
Parole molto forti che vanno contestualizzate nel periodo storico: siamo infatti nel I secolo d.C., quando dilaga la corruzione e la disparità tra le classi sociali è molto sentita. O sei ricco, o sei povero!
Gesù invece, rivolgendosi agli ultimi, dona loro speranze e certezze; indica a ciascuno di noi la strada da seguire per il raggiungimento del “Regno dei Cieli”. Solo allora saremo tutti uguali davanti al Signore.
Aiutaci, o Padre, a riconoscere negli altri la loro povertà e donaci la forza di sorreggere quanti cadono e vacillano.