Dal Vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
I bambini! Che cosa avevano fatto quei poveri bambini di Betlemme, uccisi dal feroce Erode per paura di perdere il suo potere? Quei bambini sono celebrati dalla Chiesa come martiri: sono morti per difendere un bambino come loro. Ancora oggi quanti sono i bambini vittime innocenti: le guerre, la fame, lo sfruttamento, gli aborti. Oggi la Chiesa ricorda questi santi innocenti.
Risplenda la tua luce, Signore, su questi piccoli martiri e illumina noi perché riusciamo a proteggere i bambini che ci dai in custodia.