Dal Vangelo secondo Luca
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
E’ bello scoprire che, poco dopo la nostra nascita, qualcuno non strettamente legato alla nostra famiglia si era già accorto di noi. Lo scopriamo magari da adulti, parlando con persone che ricordano qualche aneddoto legato al giorno in cui siamo nati o ritrovando dei biglietti di auguri che avevano fatto arrivare ai nostri genitori.
Grazie, Signore, per ogni persona che ci ha voluto, atteso e amato.