Questa settimana ci accompagna la preghiera di san Francesco in comunione con i ragazzi che si trovano al camposcuola ad Assisi
(Francesco e il lebbroso, cfr. FF110)
Francesco, mentre un giorno era diretto verso le campagne, dopo una travolgente galoppata, disceso da cavallo, improvvisamente udì alcuni rumori. Davanti a lui stava un lebbroso, ripugnante alla vista e all’olfatto, temuto e allontanato da tutti per paura della lebbra. La prima, istintiva reazione di Francesco fu un moto di fuga. Ma poi il ricordo del crocifisso di S. Damiano gli bloccò la fuga. Rimase immobile in mezzo alla strada e fissò il lebbroso negli occhi. Fu a quel punto che qualcosa cambiò: Francesco, improvvisamente, abbracciò il lebbroso, baciandolo sulla bocca. Il lebbroso si mise a piangere e Francesco piangeva con lui. Tirò fuori tutto quello che aveva e glielo donò. Ma non era nulla in confronto a quello che lui gli aveva dato. Oramai cominciava a intuire che il dono più grande lo aveva ricevuto lui: in quel bacio egli aveva incontrato Dio. Quel bacio cambiò la vita di Francesco.
Salmo
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz'acqua.
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.