Dal campo di Roma siamo tornati entusiasti e carichi con alle spalle un’esperienza di vita e di servizio verso chi non è stato fortunato, ma che vive giorno per giorno con dignità la sua vita, aiutato da chi si adopera quotidianamente per loro.
Enzo, un ospite del centro di Ostia in cui abbiamo prestato servizio, ci ha affidato questa poesia:
A te,
splendidamente immenso
e puro,
tu che sei la realtà
e il mistero,
tu che sorreggi
il mondo intero,
chiedo umilmente perdono!
Tutte le volte che ho peccato
e che per rabbia
ho bestemmiato
ed il tuo nome ho insultato,
chiedo perdono, mio Gesù!
Ti prego, aiutami a trovare
la strada giusta
per uscire da questo oblio
che mi tormenta,
da questa nebbia
che mi schianta.
Guida i miei passi,
o mio Signore!