Dal Vangelo secondo Luca (5, 33-34)
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Ci sono stati passaggi della mia vita difficili e sofferti, in uno di quei giorni un amico mi disse: «Il maestro arriva quando il discepolo è pronto», la frase mi colpì soprattutto perché mi stavo lamentando che non avvertivo neppure la presenza di Dio. Ci sono giorni della vita in cui dobbiamo gustare e gioire perché avvertiamo che Dio è con noi, ci sono giorni per prepararci e vincere l’indifferenza e la superficialità che spesso nascondiamo con surrogati di Dio, ci sono giorni, invece, fatti per aspettare e desiderare.
Oggi nella nostra comunità preghiamo per gli ammalati, tanti di loro aspettano una parola di conforto, un gesto buono, un piccolo segno del Signore che può venire anche da una nostra visita e dalla nostra presenza.