La preghiera di questi giorni è tutta in onore del nostro santo patrono Martino. La caritas parrocchiale ha proposto una raccolta di alimenti distribuendo per le vie del paese dei carrelli spesa che sono stati riempiti con cibi destinati ai più bisognosi: san Martino quest’anno non arriva a cavallo ma in carrello.
Ogni giorno nella preghiera on-line verrà associato un aspetto del carrello a un momento della vita di san Martino
San Martino missionario e viaggiatore
San Martino, considerando i mezzi di comunicazione del tempo (316-397), è stato un grande viaggiatore. Egli si è spostato per tutta Europa per portare il vangelo a popoli che ancora non conoscevano Gesù, in particolare in Gallia. A questo aspetto della vita del santo vengono associate le ruote del carrello.
Martino non è un santo qualsiasi. È un grande della storia della Chiesa dei primi secoli, specialmente per quanto riguarda l’evangelizzazione della Francia. È chiamato infatti “apostolo delle Gallie” perché la sua metodologia di evangelizzazione e la organizzazione ecclesiale, frutto della sua intelligenza e zelo apostolico, si estesero e furono di esempio in tutta la Gallia. Anche se era di famiglia romana, nato nella odierna Ungheria (la Pannonia per i romani) è considerato il santo francese per eccellenza (un po’ come San Francesco per l’Italia).
Anche per questo motivo, Martino è il patronimico più diffuso oltralpe e più di 500 paesi ne portano il nome. Il suo culto si è esteso ben presto oltre la Francia, a cominciare dall’Italia, dove sono numerosissime le chiese a lui dedicate. Lo stesso fenomeno lo riscontriamo anche in Spagna, in Inghilterra, Olanda e naturalmente in Ungheria. In Germania gli è stata dedicata una delle più belle chiese romaniche (il Gran San Martino di Colonia). Il poeta Fortunato aveva ragione quando scrisse: “Dove Cristo è conosciuto, Martino è onorato”.