La preghiera di questi giorni è tutta in onore del nostro santo patrono Martino. La caritas parrocchiale ha proposto una raccolta di alimenti distribuendo per le vie del paese dei carrelli spesa che sono stati riempiti con cibi destinati ai più bisognosi: san Martino quest’anno non arriva a cavallo ma in carrello.
Ogni giorno nella preghiera on-line verrà associato un aspetto del carrello a un momento della vita di san Martino
San Martino ha cura dei più deboli
San Martino nella suo missione è sempre stato attendo ai più deboli ai peccatori alle persone che desideravano seguire Dio, “li ha caricati” nella sua Chiesa. A questo aspetto della vita del santo viene associato il seggiolino del carrello.
Poco tempo dopo, mentre Martino attraversava i campi di un certo Lupicino, un uomo altolocato, è accolto dalle grida e dai lamenti di una folla in lacrime. Turbato, Martino si avvicina e chiede il motivo di quei gemiti. Gli dicono che un giovane schiavo della casa si è tolto la vita impiccandosi. Appresa la notizia, egli entra nella stanzetta dove giaceva il corpo del giovane. Dopo aver fatto uscire tutti, si distende sul cadavere e prega con fervore per qualche tempo. Ben presto, il volto del defunto si anima e i suoi occhi inariditi fissano il viso di Martino; lentamente, con grande sforzo, si solleva e, afferrata la mano del beato, si alza in piedi. Quindi insieme al suo salvatore cammina fino al vestibolo della casa, in presenza di tutta la folla.