Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Dare senza ricevere nulla in cambio è un atteggiamento con cui generalmente non si è molto in sintonia. Che il nostro operato sia riconosciuto e apprezzato, verbalmente e/o attraverso segni concreti, è un bisogno a cui difficilmente si rinuncia. Gesù ancora una volta ci spiazza chiedendoci di andare oltre questo bisogno, del tutto comprensibile, per mostrarci che una ricompensa c’è e la si riconosce nel cambiamento positivo che abbiamo procurato negli altri con il nostro agire. E questi cambiamenti, anche se piccoli ed effimeri, non sono piccole Resurrezioni?