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Sabato 4 Marzo 2017

04032017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Le buone intenzioni scandalizzano al pari di quelle cattive, se non vengono comprese nella loro verità e in profondità. Chiediamo, nella preghiera, di sviluppare un approccio nelle relazioni che sia staccato dal facile giudizio morale, spesso pronunciato con leggerezza e superficialità, e di saper adottare uno stile di riflessione e di comprensione dei punti di vista diversi dal nostro per apprezzarne la bontà.

Venerdì 3 Marzo 2017

03032017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

La maggior parte dei discepoli di Giovanni avrà certamente continuato a seguire le abituali norme alimentari, ma forse almeno uno di loro sarà stato colpito dalle parole di Gesù, decidendo di seguirlo.
Così avviene anche nelle nostre vite: ci sono incontri che aprono la nostra mente a nuovi modi di vedere il mondo e di rapportarsi agli altri, che ci fanno arrivare ad una maggior consapevolezza di noi stessi e ad una maggior comprensione di chi ci è attorno. Grazie, Signore, per queste opportunità che ci doni.

Giovedì 2 Marzo 2017

02032017Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Il rischio di rovinare se stessi è sempre in agguato; magari inconsapevolmente si cerca e si impiegano energie per realizzarci in un “luogo” che non è il nostro. Aiutaci Signore a prendere consapevolezza delle nostre reali potenzialità e di lavorare per viverle appieno.

Mercoledì 1 Marzo 2017, Mercoledì delle ceneri

01032017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

“Fallo per te”: questo è l'invito di Gesù. Non agire perché si deve, perché credi che gli altri se lo aspettino, ma perché fa bene a te, perché è il tuo cuore che si riempie quando ti doni e la tua mente che si allarga quando ti apri agli altri.

Martedì 28 Febbraio 2017

28022017Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Lasciare per servire costa, ma sono veritiere le parole di Gesù: non si lascia più di quanto si trova e la ricchezza che ne viene consola da ogni fatica. Preghiamo per aumentare la nostra disponibilità a lasciare per servire.

Lunedì 27 Febbraio 2017

27022017Dal Salmo 31
Beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità» e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell’angoscia;
quando irromperanno grandi acque non potranno raggiungerlo.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia, mi circondi di canti di liberazione:
«Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio».

Davvero beato è colui che viene perdonato, colui che si sente riprovevole e repellente e trova qualcuno che lo fa sentire di nuovo accolto e amabile.
Ma è beato anche quel qualcuno che riesce in tale miracolo, che ama così tanto da liberare dalla schiavitù del sentirsi inadeguato alla vita.

Domenica 26 Febbraio 2017 - VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

26022017Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6,24-34)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Sabato 25 Febbraio 2017

25022017Dal Salmo 102
Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere.
L’uomo: come l’erba sono i suoi giorni! Come un fiore di campo, così egli fiorisce.
Se un vento lo investe, non è più, né più lo riconosce la sua dimora sovaldigeneric.net.
Ma l’amore del Signore è da sempre, per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli, per quelli che custodiscono la sua alleanza.

Ciò che di importante ci accade ha per noi le dimensioni del tutto, almeno per un attimo, ma le emozioni negative, come il dolore e la paura, sembrano davvero non passare mai.
Eppure noi uomini siamo così piccoli dinnanzi al mondo e ancora più piccoli dinnanzi a Dio! Cerchiamo rifugio in lui: il suo cuore è così grande da contenere sia noi che le nostre sofferenze.

Venerdì 24 Febbraio 2017

24022017Dal libro della Marco
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

L’ambito della vita di coppia è quanto mai delicato e ricco di sfumature e una legge non può bastare per inquadrarlo e garantirne il rispetto. Preghiamo per tutte le coppie che stanno attraversando un periodo complesso del loro cammino, perché siano guidate dal buon senso, dall’onestà intellettuale e sentimentale e perché sia un dialogo sereno e costruttivo a guidare le loro scelte.

Giovedì 23 Febbraio 2017

23022017Dal Salmo 1
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.

I gruppi “criticoni” sanno essere molto attraenti: emanano una grande sensazione di forza e sicurezza, e subito pensiamo che è meglio farne parte che starne fuori, rischiando magari di diventare noi stessi oggetto delle loro critiche. Ma tu, Signore, ci inviti a tenerci lontani da questi giochi, a non entrare in dinamiche che ci faranno solo avvelenare il cuore. Sarà nel ricercare il bene che troveremo la vera gioia.

Mercoledì 22 Febbraio 2017

22022017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Preghiamo per la Chiesa di Padova, tormentata e messa a dura prova anche dai suoi stessi ministri. A noi fedeli il dovere di focalizzare l’attenzione sul bene che la caratterizza, invocando una giustizia che garantisca il bene per tutte le sue parti e alimentando la fiducia nell’azione feconda dello Spirito Santo.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

Per inviare i vostri articoli, i vostri filmati, le vostre riflessioni, segnalare eventuali problemi o appuntamenti e programmazioni varie relative alle attività dei vari gruppi parrocchiali potete utilizzare il seguente indirizzo e-mail:

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A seconda del materiale proposto e degli spazi disponibili, i contenuti saranno pubblicati, oltre che nel sito, anche nel bollettino parrocchiale settimanale.

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