Martedì 21 Febbraio 2017
Dal libro del Siràcide
Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
resta saldo nella giustizia e nel timore, prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
tendi l’orecchio e accogli parole sagge, non ti smarrire nel tempo della prova.
Stai unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita e sii paziente nelle vicende dolorose,
perché l’oro si prova con il fuoco e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affìdati a lui ed egli ti aiuterà, raddrizza le tue vie e spera in lui, persisti nel suo timore e invecchia in esso.
Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia e non deviate, per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui, e la vostra ricompensa non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici, nella felicità eterna e nella misericordia.
Voi che temete il Signore, amatelo, e i vostri cuori saranno ricolmi di luce.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato e da lui è stato trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
perdona i peccati e salva al momento della tribolazione,
protegge coloro che lo ricercano sinceramente.
Alcune sofferenze entrano nella nostra vita come un uragano: distruggono tutto ciò che siamo, al punto che fatichiamo noi stessi a riconoscerci e a continuare la nostra normale esistenza, ma soprattutto spazzano via la nostra speranza e talvolta anche la fede. E quale speranza può esserci, Signore, se tu non esisti?
Ma la nostra fede, per quanto immatura possa essere, è stata seminata nel profondo: andiamone alla ricerca e troveremo delle radici vive da cui potrà germogliare una nuova speranza: tu, Signore, sei la speranza che ci fa rinascere dentro.