Venerdì 23 Marzo 2018
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Ancora una volta i Giudei cercano di uccidere Gesù: non per le sue opere, che preoccupavano i potenti, ma per il fatto che dichiara di essere Figlio di Dio. Solo alcuni hanno aperto il loro cuore e lasciato entrare lo Spirito, trasmesso attraverso le opere e le parole di Gesù, riconoscendo che si è manifestata in lui la gloria del Padre.
Signore Gesù, fa’ che, con l’avvicinarsi della tua Pasqua di Risurrezione, il tuo Spirito trovi in noi la vera fede e che il nostro cuore possa riconoscere l’Amore del Padre che è in te.