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Domenica 18 Febbraio 2018 - I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

18022018Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Sabato 17 Febbraio 2018

17022018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Questo passo del Vangelo ci mostra la conversione che Gesù aspetta da ciascuno di noi, ed è molto dolce: si tratta di riconoscerci peccatori e di andare a lui come al nostro Salvatore; quando ci consideriamo peccatori, possiamo entrare subito nel cuore di Gesù. Gesù non aspetta che siamo perfetti per invitarci a seguirlo. Ci chiama sapendo benissimo che siamo poveri peccatori, molto deboli. Tutti abbiamo bisogno di conversione e di guarigione, e Gesù ci prende così come siamo.

Venerdì 16 Febbraio 2018

16022018Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Signore, guida il nostro vivere affinché ciò che ci rende riconoscibili agli occhi degli altri come tuoi discepoli non siano riti o pratiche particolari, ma la capacità di amare gratuitamente, a prescindere dalla riposta che riceviamo.

Giovedì 15 Febbraio 2018

15022018Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Gesù è il Servo sofferente che si consegna al Padre. La croce è lo scandalo che esige conversione profonda e continua. La fede e la scelta di seguire Cristo si decidono sulla strettoia della croce. L’unico problema fondamentale per l’uomo è salvare o perdere la vita. Quindi seguire Gesù e rinnegare se stessi è la questione fondamentale della vita: è questione di vita o di morte.
L’uomo non può essere il salvatore di se stesso, non ha in sé la sorgente della propria vita: non è il Creatore, ma una creatura. La salvezza è accettare Dio che mi ama e pensa a me.

Mercoledì 14 Febbraio 2018, Mercoledì delle Ceneri

14022018Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Ogni giorno, in qualche modo, qualcuno ci chiede di dimostrare di essere all’altezza di qualche aspettativa: dobbiamo mostrare di saper essere disponibili, gentili, comprensivi, ma allo stesso tempo autorevoli, sicuri, potenti, persino infallibili. Oggi, Signore, ci dici che a te non dobbiamo mostrare null’altro che la verità che abbiamo nel cuore. Grazie perché ci accogli per come siamo.

Martedì 13 Febbraio 2018

13022018Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».

Gesù si muove in direzione diversa da quella dei suoi discepoli. Essi sono tutti presi dalla mancanza di cibo: Gesù invece li mette in guardia dal ripiegarsi sulla propria visuale, che diventa una falsa linea d’azione. Occorre che ci fissiamo solo su Gesù, avere occhi e orecchie su di lui per poi seguirlo tutti i giorni ogni giorno. Apriamoci allora alla sua Parola, soprattutto là dove ci comanda di amare il fratello.

Lunedì 12 Febbraio 2018

122022018Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».
Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l’altra riva.

A volte siamo così concentrati a cercare segni che ci indichino come agire, che ci dimentichiamo proprio di agire! Restiamo immobili per paura di una delusione, ma dopo un po’ ci accorgiamo di essere insoddisfatti per quella vita che abbiamo non vissuto, ma trascinato.
Signore, donaci la capacità di prendere in mano la nostra vita e farne un capolavoro.

Domenica 11 Febbraio 2018 - VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

11022018Dal Vangelo secondo Marco (Mc 1,40-45)
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Il tuo amore ci purifica.

Sabato 10 Febbraio 2018, Santa Scolastica

10022018Dal Vangelo secondo Marco
In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.

Davanti a “grandi imprese” che dobbiamo compiere, spesso ci sentiamo spaventati. In certi casi abbiamo l’impressione di non potercela proprio fare, in altri sentiamo di avere le capacità per riuscire, ma non per sopportare la morsa della tensione.
Signore, fa’ che impariamo che il chiedere aiuto non ci rende deboli ma responsabili e donaci persone che sappiano esserci di supporto anche quando non riusciamo ad ammettere che ne abbiamo bisogno.

Venerdì 9 Febbraio 2018

09022018Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Il gesto che Gesù compie ci è familiare: è lo stesso che il sacerdote compie su chi sta battezzando! Ci apre e ci libera tutti i sensi che permettono di catturare, di apprendere la Parola di Dio. Il gesto di liberazione, Gesù lo compie in disparte, come la maggior parte dei miracoli, perché avvengono in un clima familiare, lontano dal caos e dal chiacchiericcio.
Aiutaci, Signore, ad accogliere tutti coloro che all’apparenza sono diversi da noi e fa’ che possiamo accogliere ogni tuo insegnamento.

Giovedì 8 Febbraio 2018

08022018Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

Dinnanzi alla sofferenza di chi amiamo saremmo disposti a cercare soluzioni percorrendo qualunque via, anche quelle più irrazionali. Talvolta però, anche in situazioni che riguardano la nostra stessa esistenza, la nostra spinta a tentare viene bloccata dal terrore del fallimento: come sopravvivrò al dolore di scoprire che anche questo tentativo è fallito, che anche questa possibilità è da eliminare e sto per esaurirle senza aver risolto nulla?
Signore, libera i nostri cuori dal senso di colpa che proviamo che proviamo verso gli altri e verso noi e donaci sempre nuovi motivi di speranza nel futuro e fiducia nella vita.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Domenica ore 8.30 e
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Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

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