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Pubblicato: Sabato, 05 May 2018 11:12
Carissimi,
vorrei portare alla vostra attenzione la proposta della Scuola diocesana di Teologia, un'iniziativa che in quarant'anni di storia (nasce nel 1978) ha accompagnato moltissimi laici, operatori pastorali, singole persone, ad approfondire in modo sistematico e completo le proprie competenze relativamente a quanto crediamo.
Proprio per questo indubbio valore la nostra Chiesa diocesana la ripropone, credendo nell'opportunità che la Scuola può offrire.
Vorrei anche far notare in modo specifico la doppia possibilità che viene offerta oggi: un itinerario completo in tre anni composto di quattro ambiti (biblico, teologico, storico, pastorale) con sei proposte per ogni ambito. In tutto sono ventiquattro corsi e alla fine un diploma di cultura teologica certifica l’impegno di aver frequentato tutto l’itinerario.
Sottolineo però l’altra proposta, più flessibile e più adatta per chi non potrebbe, per motivi di tempo, famiglia o professione, frequentare l’itinerario completo: iscriversi e frequentare ogni anno i corsi che interessano, corso singolo o gruppi di corsi, magari nello stesso ambito.
La scuola, tenendo conto delle esigenze attuali, punta molto su questa seconda modalità; i corsi che già quest'anno sono stati proposti in questa forma hanno riscosso un successo, anche come partecipazione, davvero notevole.
A tutti auguro di cogliere l'occasione offerta dalla Scuola.
Il Direttore
Don Francesco Tondello
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Pubblicato: Giovedì, 15 February 2018 11:09
LA FORZA E LA BELLEZZA DELLA NARRAZIONE NELL’ANNUNCIO (attraverso le parole dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco)
Da tempo, tra i catechisti della nostra diocesi, si parla di narrazione come modalità comunicativa nell’annuncio e nella catechesi dei ragazzi, ma anche degli adulti. Il linguaggio narrativo, infatti, sta sempre più entrando nella pratica catechistica aiutando a passare da una trasmissione di contenuti astratta, deduttiva, affidata alla sola ragione, ad un apprendimento di tipo esperienziale, induttivo, che valorizza la storia, i sentimenti, le emozioni, l’azione.
Apprendere il linguaggio narrativo è stato l’obiettivo dei corsi di formazione di questi ultimi anni, a cui molti catechisti hanno partecipato. Durante il corso essi hanno conosciuto di più il Vangelo di Marco, hanno riconosciuto in quel racconto la loro storia personale e hanno appreso il metodo narrativo per poterlo utilizzare nell’incontro con i ragazzi.
Raccontare è importante perché attraverso il racconto la persona si rivela nel profondo dando la possibilità, a chi ascolta, di entrare nella sua storia, di immedesimarsi in ciò che viene narrato, di riconoscersi nei sentimenti, negli stati d’animo, nei legami, negli incontri, nelle gioie, nelle sofferenze e nelle paure.
Gli avvenimenti narrati diventano più nostri. Ma il racconto non è solo il modo in cui, nella nostra abituale esperienza di umani, si comunica qualcosa di sé e della propria vita ad altri, è anche la modalità tipica con cui abitualmente la sacra Scrittura ci parla di Dio.
Leggi tutto: Assemblea Diocesana catechisti - 3 Marzo 2018