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Venerdì 13 Settembre 2019, San Giovanni Crisostomo

13092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

Chi non vede la trave che è nel proprio occhio potrà vedere la pagliuzza che è nell'occhio del fratello? Pretendere di correggere il fratello senza essersi messi a nudo di fronte al Signore per vedere se siamo davvero sinceri, significa essere ipocriti. Tendenzialmente siamo indulgenti con noi stessi, pronti a trovare una scusa che attenui i nostri peccati, mentre con il prossimo siamo pronti a giudicare e a vederne i difetti.
Signore, apri i nostri occhi e donaci l’umiltà necessaria ad una vera conversione del cuore.

Giovedì 12 Settembre 2019

12092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Le parole che Gesù ci dice sono esigenti e difficili: amare i nemici e non maledirli, porgere l’altra guancia a chi ci colpisce sul volto.
L’amore vero deve volere il bene dell’altro, indipendentemente da ciò che noi riceviamo.
Da oggi mi impegno a guardare gli altri con il tuo stesso sguardo e in questo, o Signore, invoco il tuo Santo Spirito a guidarmi.

Mercoledì 11 Settembre 2019

11092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Il vangelo di oggi ci racconta delle quattro beatitudini e di quattro maledizioni:
- Beati i poveri -> Guai ai ricchi;
- Beati gli affamati -> Guai ai sazi;
- Beati gli afflitti -> Guai a chi ride;
- Beati gli oppressi -> Guai a quanti si esalteranno.
Parole molto forti che vanno contestualizzate nel periodo storico: siamo infatti nel I secolo d.C., quando dilaga la corruzione e la disparità tra le classi sociali è molto sentita. O sei ricco, o sei povero!
Gesù invece, rivolgendosi agli ultimi, dona loro speranze e certezze; indica a ciascuno di noi la strada da seguire per il raggiungimento del “Regno dei Cieli”. Solo allora saremo tutti uguali davanti al Signore.
Aiutaci, o Padre, a riconoscere negli altri la loro povertà e donaci la forza di sorreggere quanti cadono e vacillano.

Martedì 10 Settembre 2019

10092019Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Cosa avrà visto Gesù in questi uomini che ha scelto come compagni e amici? Cosa spinge noi a scegliere qualcuno da tenerci vicino a tempo indeterminato?
Ti ringraziamo, Signore, per le persone preziose che ci fai incontrare. Grazie per tutti coloro che compongono la nostra famiglia.

Lunedì 9 Settembre 2019

09092019Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

Signore, tu che ci hai insegnato che è sempre lecito fare del bene, donaci la capacità di amare senza provocare sofferenza, di elargire un amore che sia solo bene e fa’ che anche noi possiamo ricevere altrettanto.

Domenica 8 Settembre 2019 - XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

08092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

Signore, tu ci chiedi di metterti sempre davanti a tutto e tutti: quanto vorremmo farlo col pensiero e quanto invece è difficile farlo davvero!
Perdonaci per ogni volta che mettiamo qualcuno o qualcosa prima di te e donaci, in adorazione, la consapevolezza della nostra croce, perché possa aiutarci ogni giorno ad amarti sopra ogni cosa.

Sabato 7 Settembre 2019

07092019Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Quanta cecità e orgoglio era nell’anima degli scribi e dei farisei, per non riuscire a vedere il Messia nelle opere di Gesù! Cercavano solamente di coglierlo in fallo rispetto alle centinaia di regole che avevano imposto. La loro religiosità era diventata solamente formalismo e non amore del Padre. Questo ha portato Gesù: la libertà di non rispettare le regole, se sono solamente esteriori e non rispecchiano l’Amore che il Padre ci vuole mostrare.
Signore, rendi il nostro cuore sincero, libero dai lacci di timori che non ci aprono all’Amore di Dio Padre.

Venerdì 6 Settembre 2019

06092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».

Gesù, con questa risposta ai farisei, ci ha donato un nuovo modo di vedere la fede in lui. Non rinnega la fede fatta di digiuni e penitenza, verrà il tempo del sacrificio, ma quando lui è con noi, trasforma la nostra quotidianità. Egli è il vento che porta la gioia di una nuova festa, dove c’è allegria perché lo sposo (Dio) si unisce alla sua amata sposa (la Chiesa) nel banchetto dell’Eucaristia.
Signore, fai volare in alto il nostro cuore per accogliere la gioia della tua festa.

Giovedì 5 Settembre 2019

05092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Molte volte anche a noi, come a Simon Pietro, è capitato di ascoltare le parole del Signore ma di aver avuto bisogno che si avverassero per credere veramente in lui.
Ancor più spesso ci siamo sentiti frustrati, stanchi e scoraggiati, ma proprio in questi momenti abbiamo il desiderio di ricevere l’aiuto e l’affetto della comunità, proprio come Pietro che si fa aiutare dagli altri discepoli a tirare su le reti stracolme di pesci.
Consapevoli della nostra natura peccatrice donaci, o Padre, la forza di seguire i tuoi insegnamenti.

Mercoledì 4 Settembre 2019

04092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Il brano di Luca ci mostra un comportamento di Gesù che appare quasi strano: opera in pubblico ma vuole il segreto, fa dei miracoli ma proibisce a tutti di dirlo. Gesù infatti non vuole illudere l’attesa popolare con il rischio che fraintenda il suo messaggio. Egli infatti non è il Messia inviato solo per la sua gente ma, andando incontro alla morte in croce, vuole annunciare la buona novella anche negli altri territori. È molto bella l’immagine di Gesù che ridona vita, accoglie e guarisce i mali del corpo e dello spirito.
Attraverso la preghiera, prendici per mano, o Signore, e accompagnaci anche quando nella nostra vita percorriamo spazi di deserto.

Martedì 3 Settembre 2019, San Gregorio Magno

03092019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

L’autorevolezza è una dote ambita perché ci fa essere cercati e rispettati. Nell’esercitarla, però, dobbiamo stare attenti che non si trasformi in arroganza: non vogliamo che gli altri siano ai nostri ordini, ma che con il nostro incoraggiamento possano dare il meglio per il raggiungimento di un bene comune.
Signore, nel nostro difficile cammino per diventare persone migliori, aiutaci affinché la gentilezza non diventi passività e l’autorevolezza presunzione.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

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