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Venerdì 16 Gennaio 2015

16012015«Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati» (cf. Mc 2,1-12).

Si arriva a Cristo sempre perché altri ci portano; nessuno di noi si è dato la fede da solo ma l’abbiamo ricevuta. La Chiesa è proprio questa vita insieme nella quale riceviamo e condividiamo Cristo, fino al dono più grande il perdono. Ti ringraziamo, Signore, per il dono di questa famiglia.

Giovedì 15 Gennaio 2015

15012015«In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato» (cf. Mc 1,40-45).

Puro e impuro. C’è sempre in noi qualcosa di bello e qualcosa di sporco; non sentirci proprio a posto non è poi un male, potrebbe essere un richiamo a chiedere aiuto, a sperare in te che sei bellezza e purezza, bontà e verità.

Mercoledì 14 Gennaio 2015

14012015«La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva» (cf. Mc 1,29-39).

A volte non siamo proprio ammalati, ma ci sono delle cose che ci alterano, ci preoccupano e inquietano, rovinando un po’ le nostre giornate. La tua presenza porti pace e serenità, fiducia e speranza; fa’ che, oggi, ci ricordiamo ti te.

Martedì 13 Gennaio 2015

13012015«In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi» (cf. Mc 1,21-28).

Signore, che bello sarebbe stupirci del tuo insegnamento, della tua Parola: scoprirti e riscoprirti. Le persone belle non si possono dare per scontate.

Lunedì 12 Gennaio 2015

12012015«Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono» (cf. Mc 1,14-20).

Può essere che il Signore oggi passi lungo il mare della nostra vita: lasciamoci chiamare e condurre, anche solo per un po’ di tempo. Aiutaci, Signore, a darti fiducia.

Sabato 10 Gennaio 2015

10012015“Carissimi, noi amiamo Dio perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede” (cf. Prima lettera di Giovanni 4,19-5,4).

L’amore è l’inizio e lo scopo della nostra vita, quando lo riceviamo e lo doniamo sentiamo di essere noi stessi: aiutaci, Signore, a diventare ciò che dobbiamo essere.

Venerdì 9 Gennaio 2015

09012015«Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore» (cf. Prima lettera di Giovanni 4,11-18).

La paura è nemica dell’amore. Viviamo oggi sostenuti dalla presenza di Dio, ricordiamocelo e immaginiamolo accanto a noi, ci aiuterà

Giovedì 8 Gennaio 2015

08012015Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui» (cf. Prima lettera di Giovanni 4,7-10).

L’amore è il linguaggio di Dio e il colore degli uomini, appartiene alla nostra struttura umana. Oggi impegniamoci nell’esercizio dell’amore e del servizio.

Mercoledì 7 Gennaio 2015

07012015«Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio» (cf. Prima lettera di Giovanni 3,22-4,6).

Dio ha preso il corpo di una persona, Gesù di Nazart: se vogliamo conoscere Dio, il suo stile e i suoi pensieri, guardiamo a Gesù, ha quel che ha detto e a quel che ha fatto.

Martedì 6 Gennaio 2015, Epifania del Signore

06012015I re magi sono uomini di scienza, vengono dall’Oriente e sono alla ricerca della verità.

Vengono dall’Oriente, ovvero dal luogo dove sorge la luce e nasce un nuovo giorno. Questa è molto di più di un’indicazione geografica, infatti segnala un orientamento esistenziale: i magi sono uomini caratterizzati dall’onestà intellettuale, dallo spessore morale. Essi sono capaci, cioè, di superare i naturali pregiudizi che ciascuno di noi ha e la circostanziali precomprensioni, per ricercare le verità. Ovvero se la verità fosse diversa da come l’hanno intesa o da come tradizionalmente è stata insegnata, essi sono aperti e disponibili ad accoglierla. Per questo motivo sono disposti a intraprendere un lungo viaggio, ovvero si smuovono dalle loro opinioni per spingersi oltre a quello che già conoscono.

Per fare ciò seguono una stella, ovvero dei segni. Non si tratta di magia o di fenomeni soprannaturali, ma è piuttosto questione di metodo. I magi muovono i passi seguendo delle precise indicazioni, sono in ricerca ma non si spostano a caso, e neppure si affidano o si fermano alle semplici opinioni: si lasciano, invece, guidare da qualcosa di esterno e di più grande.

Nella vita di fede chiediamo spesso dei segni. Essi vengono da fuori di noi, sono perciò più grandi di noi perché pensati e ragionati da più teste, sperimentati da uomini che hanno vissuto di Dio maggiormente. Se così non fosse correremmo il serio rischio di costruirci una verità a misura personale e un’idea di Dio individuale, e spesso l’idea di Dio non corrisponde molto a quel che Dio è. La nostra fede ha bisogno del sostengo di segni sensibili e chiede di essere consolidata dalla fede che altri hanno sperimentato. La fede ha, per sua natura, una struttura comunitaria: non esiste la “mia fede” e non esistono le “mie idee di fede”, pur rispettabili, piuttosto esiste la “nostra fede”. Questo è giustificato dal fatto che nessuno di noi “si è dato la fede”, ma l’abbiamo tutti ricevuta da altri e da segni sensibili: persone ed esperienze di Dio.

I segni sensibili quali sono e cosa sono? Sant’Ignazio di Loyola parla di “mozioni spirituali”, ovvero di emozioni interiori che si fanno avvertire nel fondo della coscienza nel confronto con il Vangelo se siamo in consonanza o in dissonanza con la Parola di Dio. Concretamente cosa dobbiamo fare come cristiani per sapere se stiamo veramente cercando la verità o se stiamo costruendoci delle nostre idee su Dio?

Dovremmo metterci in ascolto del Vangelo, che è Gesù che ci parla, e dal confronto con lui avvertire come ci sentiamo misurando la nostra vita sulle sue parole. Allo stesso modo di un buon amico che ci parla, di cui abbiamo fiducia, ascoltando le sue parole e apprendendo il suo stile di vita esse ricadono su di me e mi fanno confrontare lui: anch’io vorrei vivere così. Accade in questo modo che la vita di Gesù diviene la misura sulla quale io regolo la mia e non il contrario: io la misura di tutto. In questo “prendere le misure” avverto nel mio cuore le “mozioni”, ovvero dei sentimenti di consolazione se mi trovo in consonanza con Dio, oppure di desolazione se sono in dissonanza. Questa è la stella che brilla nel nostro cuore e che segnala la strada per raggiungere il bambino Gesù e così fermasi alla stalla per adorarlo e offrigli in dono la nostra vita.

Lunedì 5 Gennaio 2015

05012014«In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (cf. Prima lettera di Giovanni 3,11-21)

Non c’è amore più grande di dare la vita: spendiamoci oggi per gli altri senza risparmiarci.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Domenica ore 8.30 e
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Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

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Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

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Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

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