«Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto» (cf. Is 25,6-10a)

Il viola colore dell’avvento, né troppo caldo né troppo freddo, un “colore in viaggio” dalle lacrime alla gioia. Stiamo aspettando “Colui che viene” che porterà consolazione; non siamo nel nero cupo della notte, neppure nella luce chiara dei toni accesi. C’è, però, un’attesa di speranza: Vieni Signore Gesù!

«In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici» (cf. Is 11,1-10)

Avvento è il tempo dell’attesa e della novità, della curiosità e del desiderio: desiderio di incontrarti e conoscerti di più Signore, desiderio di ricercarti e scoprirti con novità. Tu prepari cose nuove per noi. Stiamo attenti e siamo sensibili affinché il “sentito dire”, il “sempre fatto così”, non distolgano dalla freschezza del nuovo.

«Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò» (cf. Mt. 8, 5-11)

In questo avvento, Signore, vieni è guariscici: dalla paura, dalla difficoltà di cercare la verità dal male, da tutto ciò che ci blocca, dalla poca fiducia…

«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita» (cf. Lc 21,34-36).

Anche la vita cristiana, ovvero la vita di colui che decide di seguire Cristo e di imitarlo, chiede vigilanza e allenamento. La tentazione del pressapochismo e della superficialità è sempre in agguato. Riprendiamoci con forza e fiducia, chiediamo aiuto per poter camminare sulla via del bene.

«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino» (cf. Lc 21,29-33).

Osservare con gli occhi dell’anima, comprendere con la luce della tua Parola. Se abbiamo un cuore libero e ascoltiamo la tua Parola, Signore, scopriremo il tuo volto, il tuo modo di fare, il tuo stile.

«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina» (cf. Lc 21,20-28).

Signore la tua presenza si manifesta attraverso segni e presone, esperienze e presenze, chiede però di essere sentita e interpretata. Donaci questa sensibilità e attenzione perché possiamo incontrarti e comprenderti.

«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza» (cf. Lc 21,12-19).

Se oggi ci venissero chiesti il coraggio e la coerenza della vita cristiana, davanti ai nostri amici, al prossimo, oppure anche di fronte ai “nemici”, aiutaci, Signore, a non tirarci indietro.

«Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!» (cf. Lc 21,5-11).

Tante sono le proposte e le suggestioni, tante vie possiamo seguire. La tua, Signore, è una via sicura, tutti gli uomini che l’hanno intrapresa si sono trovati nel bene. Aiutaci a non disperderci, a ritrovarci se dovesse servire, a perseverare.

«In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere» (cf. Lc 21, 1-4).

A te, Signore, non dovremmo dare il tempo rimasto, il superfluo, bensì il tempo migliore: tutto ciò che serve per la vita, ovvero la nostra stessa esistenza.

«Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui» (cf. Lc 20, 27-40).

Vita e morte, purezza e sporcizia, bellezza e bruttura, luce e tenebre, grazia e peccato… La nostra esistenza si muove tra esperienze contrastanti. I contrari servono per aiutarci a sperimentare e comprendere. Dio guida e indica in un precisa direzione. Noi ascoltiamoci e scegliamo dove vogliamo orientare i nostri passi.