«Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (cf. Lc 2,16-21).
Maria conserva le cose nel cuore. Cerchiamo in queste parole un incoraggiamento a vivere in pace sulla terra. Maria ha assistito all’annuncio dell’angelo, all’arrivo degli angeli nel momento della nascita del bambino, alla venuta dei pastori e dei re magi, alla profezia di Simeone e di Anna. Certamente il suo cuore sarà stato colmo di gioia ma anche di tanta trepidazione: questi segni cosa vorranno dire? Maria non prende paura, ma conserva nel cuore perché a tempo debito le cose si chiariranno.
Che gioia vedere la vita in questa luce! Non mancheranno soddisfazioni e preoccupazioni per l’anno a venire: teniamo tutte queste cose nel cuore. La vita nella Chiesa e nella nostra parrocchia fa sentire e vivere a noi la comunione con Dio, fa sperimentare che Dio è con noi: sperimentare significa, quindi, credere perché ho veduto e ho sentito.
Festa di Maria madre di Dio e madre degli uomini, quindi fratelli tra noi. Oggi si celebra anche la Giornata mondiale per la pace, a cento anni dall’inizio della Prima guerra mondiale. Papa Francesco nel suo messaggio parla di fratelli non più schiavi.
Fratelli non più schiavi, anzitutto per noi cristiano, ormai minoranza nella nostra città. Ciò significa sentire fratelli gli altri, quelli di altre religioni, quelli che non credono. Ciò vuol dire non alzare muri, non formulare giudizi cattivi, insieme, se possibile, ricercare verità e comunione.
Fratelli non più schiavi, poi, all’interno della comunità. Via le maldicenze, le invidie e le gelosie. Si tratta di sentimenti umani, normali e che avvertiamo, bisogna però che siano “addestrati” dalla preghiera, addolciti dall’Amore, cosicché il nostro cuore sia libero da tutto ciò che allontana l’altro e lo fa percepire come antagonista e nemico, non più come fratello.
Fratelli e non più schiavi verso chi arriva nelle nostre terre ed è straniero. Non nascondiamo in modo ingenuo le difficoltà e siamo consapevoli del dovere di tutelare le necessità legate alla legalità e alla sicurezza. Altresì, l’impegno per il senso civico e cristiano, non ci esime anche dall’essere solidali e accoglienti. L’amore, infatti, ha un carattere esclusivo e mai escludente: donandolo agli altri non lo si perde ma si moltiplica. Probabilmente anche in questo frangente uno sforzo di fraternità lo possiamo fare.
Fraternità e fratelli così si apre il nuovo anno per i cristiani: un’unica mamma quindi tutti fratelli, e questa via è segnata anche da Papa Francesco nella ricorrenza della Giornata mondiale per la pace. Anche in questa piccola parte della città, noi cristiani possiamo costruire un angolo di pace.