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Venerdì 25 Gennaio 2019, Conversione di san Paolo apostolo

25012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Dopo la sua morte e Risurrezione, Gesù rimane con gli apostoli donando loro l’energia necessaria per proclamare a tutto il mondo la sua Parola. Anche noi cristiani, chiamati a proclamare il Vangelo al mondo, abbiamo vicino Gesù che ci sostiene. Siamo caratterizzati dall’Amore che doniamo e che ci viene dal Padre. Chi non crede al Vangelo, sarà condannato: non potrà parlare la nuova lingua dell’Amore e sarà avvelenato dal veleno dell’egoismo. Credere nel Vangelo significa accogliere la potenza dell’Amore di Dio in grado di cambiare il cuore degli uomini.
Signore, donaci la forza del tuo Amore che ci rinnova!

Giovedì 24 Gennaio 2019, San Francesco di Sales

24012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

La forza evangelizzatrice di Gesù non ha confini, richiama a sé una moltitudine di genti che arrivano persino da lontani territori pagani fuori dalla Galilea. L’amorevole e misericordioso figlio di Dio chiama a sé ed accoglie i malati in spirito e corpo per riconciliarli con il Padre celeste.
Preghiamo perché la tua morte e resurrezione, o Signore, sia per noi un dono di pace e ci preservi dal male.

Mercoledì 23 Gennaio 2019

23012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

La guarigione operata da Gesù mette in risalto come curare le persone e salvare una vita equivalga a fare del bene. Questo gesto, seppur compiuto di sabato, non lo si può considerare in contrasto con la dottrina quanto piuttosto in contrasto con la stoltezza e la durezza di cuore dei farisei. L’attenzione di Gesù è sempre verso gli ultimi e gli emarginati, egli infatti ci dice: «Alzati e mettiti in mezzo a noi».
Aiutaci, o Signore, a saper riconoscere quanti soffrono e hanno bisogno anche del nostro sostegno, affinché sappiamo mettere loro al centro della nostra comunità.

Martedì 22 Gennaio 2019

22012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

L'applicazione troppo severa di alcune norme della Chiesa ha portato ad allontanare molte persone dalla fede: ciò che doveva salvaguardare ha invece distrutto.
Le nostre scelte passate possono pesare in modo inaspettato sul nostro presente, ma non possiamo essere colpevolizzati o “marchiati” in eterno per questo. Ti chiediamo, Signore, di aprire delle vie per poter amare senza colpe e per far sì che possiamo sentirci, noi per primi, tuoi figli sempre e comunque.

Lunedì 21 Gennaio 2019, Sant'Agnese

21012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Quando un rapporto si spezza, il dolore può essere così grande da toglierci la voglia di sorridere e di cogliere il bello che c'è attorno a noi. Per evitare questo arriviamo spesso a tacere i nostri desideri o le nostre frustrazioni per evitare che l'altra persona si arrabbi e ci allontani.
Signore, ti chiediamo la forza di rivelarci senza paura, per poter essere scelti con consapevolezza e amati per come siamo realmente.

Domenica 20 Gennaio 2019 - II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

20012019Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-11)
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Sabato 19 Gennaio 2019

19012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Gesù chiama Levi, un peccatore, un pubblicano, un lontano dal regno di Dio: quale dimostrazione più grande che l’amore di Dio è gratuito ed è per tutti? Per tutti coloro che vogliono accoglierlo.
Il nostro peccato non impedisce la chiamata di Gesù ed egli, con pazienza si ferma con noi e ci dà il tempo per convertirci. Non si chiude nella cerchia dei suoi discepoli, ma istruisce, parla e mangia con tutti. Gesù è il medico di tutti noi. Siamo tutti malati, siamo tutti peccatori, ma chiama ognuno di noi alla sua tavola e a tutti dona la sua medicina: la Misericordia del Padre.
Levi è il discepolo Matteo. Vogliamo essere anche noi discepoli di Gesù?
Signore, amaci, perché vogliamo accogliere il tuo Vangelo.

Venerdì 18 Gennaio 2019

18012019Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

A Cafarnao quattro persone accompagnano un paralitico da Gesù. Non riuscendo a raggiungerlo, con molta fantasia lo calano dal tetto. Grazie alla fede degli amici, Gesù perdona i peccati del paralitico. Ma, per dimostrare che è veramente il figlio di Dio, Gesù guarisce anche il corpo del paralitico.
Il nostro peccato è paragonabile alla paralisi che ci impedisce di camminare verso Dio. Noi non siamo in grado, da soli, di raggiungerlo, ma se ci appoggiamo agli “amici” – la Chiesa – possiamo essere aiutati ad arrivare a Dio ed al suo perdono.
Ti ringraziamo, Signore, perché ci circondi di amici che pregano per noi: aiuta anche noi a pregare per loro.

Giovedì 17 Gennaio 2019, Sant’Antonio abate

17012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

I lebbrosi erano obbligati dalla legge mosaica a vivere lontano dagli altri e ai margini della società: erano considerati dei castigati da Dio. Come molte volte accade, il compassionevole sguardo di Gesù è sufficiente affinché un’umile e semplice richiesta, fatta con fede, venga esaudita.
Fa’, o Signore, che anche noi sappiamo integrare ed includere nelle nostre vite quanti oggi sono emarginati e vivono lontano dalla tua grazia.

Mercoledì 16 Gennaio 2019

16012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

La presenza misericordiosa di Gesù verso i propri fratelli è testimoniata in maniera forte proprio in questo racconto di Marco.
Dopo aver guarito la suocera di Simon Pietro, Gesù si rivolge a quanti erano malati, poveri o indemoniati. Per l’epoca questo era un fatto assolutamente eccezionale in quanto, oltre ad essere persone emarginate dalla società, per la religione erano considerate impure. Ancora una volta, invece, la misericordia divina si rivolge agli ultimi e agli emarginati: questo è il vero messaggio della lieta novella.
Accompagnaci nella preghiera, o Signore, affinché anche noi, guariti dalla tua misericordia, ci mettiamo al servizio di Dio e dei nostri fratelli.

Martedì 15 Gennaio 2019

15012019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Signore, noi non abbiamo ruoli che ci richiedano di proclamare apertamente la tua parola, ma ti chiediamo di aiutarci ad allontanare la maldicenza e tutto ciò che divide, e ad orientare la nostra vita in modo che il nostro agire avvicini gli altri a te.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
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Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

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