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Sabato 9 Marzo 2019

09032019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Gesù è venuto per gli ammalati, per guarirli, per sanarli, per salvarli. E lo ha dimostrato chiamando Levi, pubblico peccatore. Noi facciamo di tutto per apparire giusti, buoni, ma quanto peccato è in noi quando ci sentiamo migliori di altri perché non siamo delinquenti o falsi! Quanto spesso non siamo capaci di riconoscere i nostri peccati, di chiamarli con il loro nome e di capire cosa non va bene in noi! In questo modo non troveremo mai il Medico che ci cura: non riusciremo ad incontrare veramente il Signore che ci vuole guarire. Solo alla luce del suo Vangelo appariranno chiare le nostre ombre. Lasciamoci raggiungere dalla luce, ammettendo le nostre mancanze e debolezze. Solo così, come Levi, potremo festeggiare per aver accolto l’invito del Signore.

Domenica 10 Marzo 2019 - I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)

10032019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo

Venerdì 8 Marzo 2019

08032019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Il digiuno è un'usanza molto antica. Gesù stesso la praticò per quaranta giorni. Ma lui non insiste con i discepoli per fare lo stesso. Li lascia liberi. E per spiegarlo risponde con un paragone: quando c’è lo sposo, durante la festa, gli amici non hanno bisogno di digiunare. Lo faranno quando lo sposo, Gesù, se ne sarà andato, ossia quando morirà.
Ci sono molte forme di digiuno, ma per i cristiani significa praticare una penitenza per poter giungere alla conversione: può essere un modo di partecipare alla passione di Gesù. Al tempo stesso il digiuno ci proietta nel futuro, quando parteciperemo al banchetto del cielo.
Signore, noi oggi digiuneremo per ricordarci che ci stiamo preparando ad una festa di nozze: rendilo autentico, senza ipocrisia ed esteriorità.

Giovedì 7 Marzo 2019

07032019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».

Passione, morte e resurrezione. Con le parole di Luca entriamo di fatto nel mistero della salvezza. Gesù stesso infatti ci chiede di accompagnarlo e di seguirlo, tanto da indicarci la strada precisa per raggiungere la vita eterna.
Donaci forza, o Signore, affinché sappiamo sopportare il peso delle nostri croci così come hai fatto tu, tanto da donare la tua vita per la nostra redenzione.

Mercoledì 6 Marzo 2019, Mercoledì delle Ceneri

06032019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Elemosina, preghiera e digiuno. Il vangelo di oggi ci parla con precisione delle tre opere di pietà che ogni cristiano dovrebbe compiere quotidianamente. Allo stesso tempo indica i tempi e i modi affinché ciascuno di noi abbia la giusta ricompensa celeste.
In questo periodo di Quaresima, aiutaci o Signore, affinché sappiamo gustare del tuo amore gratuito che quotidianamente ci doni.7

Martedì 5 Marzo 2019

05032019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Tutto ciò che facciamo per gli altri, tutto l’amore donato, non andrà perduto.
Signore, insegnaci ad aprirci agli altri senza timore: ogni nuova persona che incontreremo troverà il modo di arricchire la nostra vita.

Lunedì 4 Marzo 2019

04032019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Siamo noi stessi a dare valore alla nostra vita, a riempirla di significato e a renderla “eterna”. Il segreto che Gesù ci affida, per raggiungere questo scopo, è di non chiuderci in noi stessi ma di aprirci agli altri, di rispettarli e di donare loro cure e attenzioni.
Signore, aiutaci a comprendere che per cambiare il mondo dobbiamo prima di tutto cambiare la nostra vita.

Domenica 3 Marzo 2019 - VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

03032019bDal Vangelo secondo Luca (Lc 6,39-45)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».

Trasformare il mondo.

Sabato 2 Marzo 2019

02032019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

Al tempo di Gesù i bambini non erano considerati, essendo piccoli e fragili. Gesù invece ama i bambini e ce li presenta come esempi. Ci chiede di imitarli perché in loro c’è lo stupore per ogni cosa nuova, la meraviglia nelle piccole cose di ogni giorno, la dipendenza nei confronti di coloro che li accudiscono.
Gesù ci dice di diventare come loro: di guardare anche le cose di ogni giorno con lo sguardo di un bambino, per il quale è tutta una nuova scoperta. Ci invita ad affidarci al Padre e alla Madre perché ci guidino nel nostro cammino.
Signore, mandaci il tuo Spirito che faccia sbocciare in noi tutte le qualità che avevamo da bambini e ora abbiamo nascosto in fondo al cuore.

Venerdì 1 Marzo 2019

01032019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

Al tempo di Gesù esisteva il divorzio, ma egli ci dà un esemplare insegnamento sul matrimonio: la sua unità e indissolubilità. Mosè ha concesso quella norma per la durezza del cuore dei farisei, ma il progetto originario di Dio era ben diverso: con il matrimonio i coniugi diventano una carne sola; sono rigenerati in una nuova vita in coppia.
Sono due persone che camminano nella stessa direzione, che cercano insieme la strada per arrivare a Dio che li ha uniti. Ma se due sono uniti da Dio, se Dio stesso li ha voluti insieme, non vale la pena di fare fruttare nel bene questa unione, anche se a volte è davvero difficile?
Signore, donaci la tua forza, soprattutto nei momenti più difficili di una vita di coppia.

Giovedì 28 Febbraio 2019

28022019Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

Gesù ha sempre lo sguardo rivolto verso gli ultimi, i poveri, gli emarginati, egli stesso infatti si dichiara come loro, mostrando tutta la sua natura umana. Arriva perfino a minacciare di dannazione eterna quanti avessero commesso delle ostilità verso i più piccoli.
Anche ai nostri giorni si stanno evidenziando sempre più delle differenze sociali discriminanti; dacci, o Signore, la forza di accogliere, costruendo ponti e buttando giù i muri dell’indifferenza.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

panevino

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Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
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