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Lunedì 18 Novembre 2019

18112019Dal Vangelo secondo Luca
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Nei racconti dei vangeli abbiamo incontrato talvolta persone che, invece di chiedere qualche grazia in modo diretto, avanzano richieste moralmente più elevate e alla fine ottengono guarigioni sia dello spirito che del corpo.
Il cieco di oggi ha il coraggio di dichiarare in modo chiaro qual è il suo bisogno. L’evangelista non ci presenta una persona che si sacrifica, che si nasconde, che si mostra diversa da quella che è, ma un uomo con una sofferenza che chiede di essere non accettata, ma sanata.
Signore, toglici la paura che condividere le nostre debolezze ci renda più vulnerabili, e aiutaci a viverla come un’occasione per essere conosciuti nella nostra verità e sorretti con affetto.

Domenica 17 Novembre 2019 - XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

17112019Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Signore, donaci la forza della perseveranza per continuare ad adorarti, per continuare a pregarti, per continuare a testimoniare il tuo amore e la tua parola. Quando arriveranno momenti difficili e tutto ci sembrerà inutile, soccorrici perché la fede sia sempre più forte della paura.

Sabato 16 Novembre 2019

16112019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

«Pregare sempre senza stancarsi mai»: come è possibile, con tutte le cose che abbiamo da fare ogni giorno, mettere in pratica questa frase? Spesso il nostro pregare è solo un “chiedere”. Dobbiamo avere costanza e fede nel fatto che egli ci ascolti sempre, ma Gesù vuole qualcosa di più: vuole che il Signore sia parte costante del nostro quotidiano; vuole che, nella nostra giornata, il nostro pensiero sia rivolto a lui in ogni cosa che facciamo. La preghiera deve diventare un continuo ringraziamento per ciò che di buono ci accade, un accoglimento di ciò che invece non va per il verso giusto, un colloquio filiale con il Signore come un amico con cui poterci confidare e un Padre che ci protegge.
Signore, aiutaci a ritrovarti tutti i giorni in ogni gesto, per accrescere la nostra fede, per essere sicuri che, quando tornerai, sulla terra troverai almeno la nostra.

Venerdì 15 Novembre 2019

15112019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Viviamo la nostra vita spesso con ritmi frenetici e con sempre troppe cose da fare. E ci sembra che sarà così per sempre. Invece Gesù ci dice: «Fermati, la tua vita finirà un giorno o l’altro su questa terra. Preparati!»
Sarà una bella o una brutta sorpresa, il giorno della morte? Se tu sei con noi, Signore, siamo sicuri che ci sarai tu, quel giorno, a venirci incontro.
Fa’ che possiamo essere sempre vicino a te, camminare lungo i tuoi stessi passi, vivere come tu ci vuoi.
Solo in questo modo la morte non potrà farci paura e sarà una bella sorpresa.

Giovedì 14 Novembre 2019

14112019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Davanti a qualunque semplice domanda, conoscendo la risposta, chiunque risponderebbe in modo immediato e preciso. Lo stesso vale nelle parole del brano di Luca: «Quando verrà il Regno di Dio?»
Nessuno però in questo caso ne conoscerà mai la risposta.
Illuminati dal tuo insegnamento, fa’ o Signore, che sappiamo farci trovare preparati e vigili ad accogliere la tua venuta.

Mercoledì 13 Novembre 2019

13112019Dal Vangelo secondo Luca
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

«Abbi pietà di me, Signore». Quante volte, davanti ad una difficoltà, ci è capitato di invocare il Signore per avere un aiuto, ma allo stesso tempo, quanti hanno avuto il coraggio e la forza di tornare indietro e ringraziare per la benedizione ricevuta?
Il samaritano, anche se spesso disprezzato, è l’unico a tornare indietro e ringraziare il Signore. In tutta risposta egli non è solo guarito, ma addirittura salvato.
Aiutami, o Signore, ad essere come il samaritano e fa’ che il mio comportamento sia segno di lode ai tuoi occhi.

Martedì 12 Novembre 2019, San Giosafat

12112019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Quando qualcosa nella nostra vita conta davvero, non ci accontentiamo di restare in una posizione marginale: non vogliamo essere “semplici” collaboratori, “semplici” amici, “semplici” familiari, ma vogliamo riuscire a raggiungere quel ruolo, nella vita di chi ci è attorno, che ci rende importanti per la loro felicità.
Signore, aiutaci a diventare protagonisti della nostra vita.

Lunedì 11 Novembre 2019, San Martino di Tours

11112019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

La fede che percepiamo in noi dipende anche da quanto presente sentiamo Dio nella nostra vita: è molto difficile, infatti, credere in chi non c’è, in chi non vediamo, in chi non sentiamo in alcun modo, ma se in qualche momento abbiamo avuto una prova della sua presenza ecco che la speranza sosterrà la nostra fede.
Grazie, Signore, per i segni del tuo amore.

Domenica 10 Novembre 2019 - XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

10112019Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».

Signore, tu che sei il Dio dei viventi, donaci sempre la speranza della vita eterna, attraverso la forza di ogni giorno di rimanere fedeli al tuo vangelo.

Sabato 9 Novembre 2019, Dedicazione della basilica lateranense

09112019Dal Vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Il tempio di Gerusalemme è stato riempito di cose che non hanno nulla a che vedere con quello per cui è stato costruito. Gesù vuole riportare la pulizia nel tempio del Padre, ma il tempio di cui parla non è solo l’edificio, ma se stesso: in lui dimora lo Spirito di Dio, così come dimora in ogni Cristiano battezzato che diventa in questo modo tempio di Dio.
Signore, aiutaci a rimanere pietre vive perché possiamo costruire saldamente il tuo tempio in noi ogni giorno.

Venerdì 8 Novembre 2019

08112019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

Il padrone loda l'amministratore disonesto, non per la sua disonestà ma per la sua scaltrezza.
Gesù, tu ci esorti alla scaltrezza.
Donaci intelligenza e furbizia per poter superare le situazioni difficili. Aiutaci a trasformare beni e ricchezze in relazioni, perché ciò che porta frutto non è accumulare ricchezze, ma creare e mantenere vivi legami di fraternità e solidarietà, attraverso i tanti doni che ci hai donato.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

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