IL MATTINO DI PADOVA – 21 gennaio 2017 pagina 25
Andrea Tornielli legge dentro le cronache di questi giorni
«Si poteva far prima, ma la chiarezza richiede tempo»
«È uno scandalo grave ma i fedeli conoscono anche la buona chiesa»
«Scandali come questo fanno danni incalcolabili. Ma andrei cauto prima di dire che la Chiesa cerca di nasconderli. Anzi, credo che in generale ci siano significativi passi in avanti - pensiamo per esempio alla pedofilia - verso la trasparenza».
Andrea Tornielli, vaticanista della Stampa, coordinatore del sito “Vatican Insider” e scrittore, ha un motivo in più per seguire il caso di don Contin: originario di Chioggia, si è laureato a Padova (lettere classiche). «Ma non conosco tutti i dettagli della storia», anticipa.
C’è chi rimprovera alla Diocesi di aver agito con lentezza, dopo aver ricevuto la denuncia di una prima amante del parroco.
«La Curia ha fatto le sue verifiche, forse un ritardo c’è stato ma non mi pare così grave. Non c’era un pericolo immediato per qualcuno, non c’erano - per dire - bambini coinvolti. Per quanto enorme sia lo scandalo, è sempre giusto ascoltare le vittime, fare tutte le verifiche. Tra l’altro qui il confine tra reato e peccato mi pare ancora tutto da definire. E non voglio sminuire la gravità dei fatti».
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IL MATTINO DI PADOVA 21 gennaio 2017 pagina 30
DON CONTIN E LA CHIESA CHE È ALTRO
l’opinione
di FERDINANDO CAMON
Il prete cosiddetto a luci rosse è una miniera per i giornali. Non solo giornali italiani, ma anche stranieri. Tra gli ultimi, “The Times”, “New York Post”, “The Independent”, “Le Parisien”…
È una notizia a risonanza mondiale, che agli occhi del mondo trasforma quest’area d’Italia, l’area del Nord-Est, nota fino a ieri come la sacrestia d’Italia, in una terra infingarda, ipocrita, dai divertimenti sfrenati, dove in pubblico i preti si presentano come bravi oratori, sapienti nel gestire gli oratòri pieni di ragazzi, abili nell’organizzare pellegrinaggi, benvoluti dai fedeli, ma sotto sotto, nel loro intimo, sono maniaci sessuali, uomini senza fede (se avessero un briciolo di fede, non si comporterebbero certo così), viziosi, in cerca di divertimenti costosi, capaci di spendere mille-duemila euro in un giorno, appassionati di viaggi snob, cacciatori e procacciatori di prostitute o simili.Il che vuol dire, non soltanto maniaci sessuali, ma anche lucratori sessuali, venditori di donne. C’è una sfrenata cupidigia in alcuni media che diffondono ogni giorno questa sporcizia. A volte (io lo sento) chi trova o inventa i particolari più scabrosi, gode, sotto sotto, perché la vera vittima è la Chiesa, che finalmente può essere offesa, schernita, derisa, umiliata.
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