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Martedì 20 Novembre 2018

20112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Ti ringraziamo, Signore, per le occasioni in cui riusciamo a far pace con i nostri limiti e a trovare delle vie per superarli. Aiutaci a non vergognarcene, a saperne parlare con gli altri senza paura di sentirci umiliati, e donaci occasioni e forze per vivere le belle esperienze di cui la vita è ricca.

Lunedì 19 Novembre 2018

19112018Dal Vangelo secondo Luca
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Alcuni incontri riescono a cambiare la nostra vita: magari non vi intervengono direttamente, ma aprono in noi un nuovo modo di vedere ciò che abbiamo, un nuovo modo di affrontare la quotidianità e di relazionarci con gli altri, permettendoci, di fatto, di iniziare un nuovo cammino.
Grazie, Signore, per chi, invece di giudicarci, ci aiuta a spiccare il volo.

Domenica 18 Novembre 2018 - XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

18112018Dal Vangelo secondo Marco (Mc 13,24-32)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Connessi alla tua parola

Sabato 17 Novembre 2018, Santa Elisabetta d'Ungheria

17112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Gesù vuole che chi chiede al Padre, chieda senza mai stancarsi. La fede non basta per pregare, dobbiamo aggiungere l’insistenza fino a quando non avremo ottenuto la grazia. Se gli uomini, solo per insistenza, ascoltano ed esaudiscono le richieste, il Padre, che ci ama di un amore più grande, sicuramente ascolterà le nostre preghiere di figli.
Ma Dio ci mette alla prova: la nostra fede è abbastanza forte? «Quando verrà, troverà la fede sulla terra?» Sappiamo che Dio ci ama: ma noi lo amiamo e rispettiamo a sufficienza? La fiamma della nostra fede, quando tornerà, sarà ancora accesa?
Gesù, donaci la Fortezza di rimanere nella tua luce senza stancarci di pregare con costanza, perché le nostre preghiere arrivino a te.

Venerdì 16 Novembre 2018

16112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

Gesù usa un linguaggio in stile apocalittico per comunicarci un significato profondo: ci ricorda sempre di vigilare. In questo brano riporta scene di vita quotidiana: “mangiavano, bevevano, costruivano”. Sono le nostre cose quotidiane. Allora perché il castigo? Gli uomini si erano dimenticati di Dio. In questa vita non dobbiamo fare solamente le cose quotidiane, necessarie sicuramente, ma non sono queste che devono riempire completamente le nostre giornate. Dobbiamo ritornare a fare spazio al Signore.
Dio passa continuamente nella nostra vita, ma sta a noi accorgerci della sua presenza dedicando del tempo ad educarci al silenzio, all'ascolto, alla meditazione, alla preghiera
Signore, ti preghiamo perché riusciamo a riordinare la nostra vita secondo la tua Parola.

Giovedì 15 Novembre 2018

15112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».

Il regno di Dio si realizza in due tempi: già ora è presente, anche se non in maniera spettacolare, ma tutto si realizzerà quando Gesù, dopo le sofferenza della passione, tornerà glorioso nel suo giorno. Le parole di Luca ci ricordano come la nostra vera salvezza passi attraverso la croce di Gesù.
O Signore, indirizza il nostro sguardo verso la tua luce e allontana da noi il buio del peccato.

Mercoledì 14 Novembre 2018

14112018Dal Vangelo secondo Luca
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Dieci lebbrosi si avvicinano a Gesù gridando ed invocando pietà, e il Buon Maestro intercede presso il Padre guarendoli. In quel tempo i lebbrosi erano considerati esseri impuri, oltre che disprezzati ed emarginati dalle loro stesse famiglie, ma ancora una volta la grande misericordia del Signore volge agli ultimi la sua attenzione. Uno solo di loro però ha avuto l’umiltà di tornare indietro e ringraziare per il dono ricevuto e così facendo non solo è stato guarito dal male, ma addirittura salvato in eterno.
Accresci in noi la fede, Signore, così da poter meritare il tuo perdono.

Martedì 13 Novembre 2018

13112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

L’impegno che ciascuno mette nel proprio lavoro, da cui anche noi traiamo beneficio, è in qualche modo un dovere, ma non è scontato che venga messo in atto.
Insegnaci, Signore, ad essere grati per ciò che riceviamo, a non ritenere mai banale ciò che gli altri fanno per noi.

Lunedì 12 Novembre 2018, San Giosafat

12112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

Non solo ricevere un correzione, ma anche farla a qualcuno può essere difficoltoso, soprattutto quando temiamo che, a seguito di ciò, questa persona si possa allontanare.
Aiutaci, Signore, a non temere la verità e la correttezza; donaci la capacità di stimolare negli altri una riflessione sul proprio operato che li porti a modificare i comportamenti sbagliati senza provocare in loro nuove ferite.

Domenica 11 Novembre 2018 - XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

11112018Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,38-44)
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

La tenerezza salva il mondo !!!

Sabato 10 Novembre 2018

10112018Dal Vangelo secondo Matteo
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi». Allora i giusti gli risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?». E il re risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».

In questo brano del Vangelo troviamo rispecchiata la figura di San Martino vescovo.
Era un cavaliere, che ha lasciato la guardia imperiale per dedicarsi a Dio. Scelto dal popolo come vescovo di Tours, si dedica all’annuncio della Parola non solo con le parole, ma soprattutto con le azioni. Per lui solo la contemplazione e la preghiera sono il motore efficace dell’azione. La sua umiltà, la sua carità, ma anche la sua fedeltà a Dio e ai fratelli, il suo esempio di condivisione, la sua bontà, il suo amore per i poveri, ne hanno fatto un grande Santo. Tuttavia un Santo molto vicino a noi e molto umano, un Santo che è e rimane per tutti noi un modello da imitare.
Intercedi per noi, San Martino, perché il Signore possa donarci la generosità e la fede per compiere le sue opere.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Domenica ore 8.30 e
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Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

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