Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana   PLG_GSPEECH_SPEECH_BLOCK_TITLE Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana PLG_GSPEECH_SPEECH_POWERED_BY GSpeech

Questo sito non utilizza cookie per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze, vengono invece utilizzati cookie tecnici e di terze parti .Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca su "Leggi l'informativa relativa alla cookie policy". Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina
 o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Inoltre su ogni pagina consultabile di voltabrusegana.iu in calce trovi anche la Privacy Policy relativa al trattamento dei dati personali.

Venerdì 9 Novembre 2018, Dedicazione della Basilica Lateranense

09112018Dal Vangelo secondo Giovanni
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Gesù richiama l’attenzione dei discepoli sulla donna che lascia l’elemosina nel tesoro del tempio. Una parte del denaro del tempio era usata per aiutare i poveri. Lei era dunque una dei poveri, eppure, nella sua povertà dona tutto ciò che ha. Quante volte noi doniamo, facciamo elemosina, condividiamo con gli altri. Eppure è quasi sempre il superfluo, difficilmente doniamo TUTTO. Dobbiamo continuare a donare, ma teniamo anche sempre presente l’esempio di questa donna che si mette totalmente nelle mani di Dio, perché la sua fede è così grande da credere che il Signore non l’abbandonerà e si prenderà cura dei lei.
Signore, aiutaci a guardare dentro al nostro cuore per ritrovare la fede che porta a donarci a te.

Giovedì 8 Novembre 2018

08112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Davanti alle domande di Gesù nelle due parabole, molti darebbero subito una risposta affermativa. A pensarci bene però, chi realmente abbandonerebbe il proprio gregge nel deserto in balia degli eventi, per cercare una sola pecora?
L’insegnamento che Gesù ci vuole trasmettere è proprio quello di non comportarci come i farisei e i dottori della legge che escludevano e abbandonavano i peccatori. Ci invita piuttosto ad andare alla ricerca di coloro che hanno bisogno di conversione, così che ci sia gioia davanti agli angeli di Dio.
Donaci, Signore, la forza di amare i nostri fratelli e la certezza della vita eterna.

Mercoledì 7 Novembre 2018

07112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».

Quanta fatica per essere un vero discepolo di Gesù, tanto che è lui stesso a dettare le condizioni. Per capire le sue parole è necessario calarsi nella società di allora; laddove le famiglie ad estrazione prevalentemente rurale tendevano ad isolarsi, Gesù invita invece a ripensare al concetto di comunità. Con le due parabole della “torre” e del “re” ci invita a pensarci bene prima di seguirlo.
Per molti, oggi, essere cristiani è un fenomeno naturale: posso nascere europeo, americano o africano, alto o basso, biondo o moro e non c’è differenza. Invece non è così, l’invito di Gesù è proprio quello di essere cristiani per scelta.
Guidaci, Signore, nei nostri passi affinché possiamo essere capaci di seguire la tua strada.

Martedì 6 Novembre 2018

06112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

Signore, insegnaci a trovare il giusto equilibrio tra il concederci e il negarci, tra il darci agli altri e il salvaguardarci, in modo che riusciamo a non far sentire rifiutato chi ci cerca, senza perdere la nostra identità.

Lunedì 5 Novembre 2018

05112018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Non è facile “pensare prima agli altri”: se siamo onesti riconosceremo che, il più delle volte, anche quando facciamo del bene a qualcuno nel nostro cuore c’è il desiderio di fare bella figura, di apparire generosi, di mostrare che agiamo secondo il Vangelo.
Signore, in ogni cosa che facciamo per gli altri ti chiediamo di aiutarci a sentire il cuore che si riempie di amore. Fa’ che sia questo a muovere le nostre azioni e non calcoli di convenienza.

Domenica 4 Novembre 2018 - XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

04112018Dal Vangelo secondo Marco (Mc 12,28-34)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Ama Dio e il fratello

Sabato 3 Novembre 2018

03112018Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Ci teniamo tanto a essere al primo posto, a far pesare i nostri titoli, le nostre competenze, i nostri successi, il nostro denaro, il nostro ruolo. I primi posti significano esaltazione, prestigio, riconoscimento.
La proposta di Gesù è la rivelazione del giudizio di Dio che valuta in modo opposto al nostro. E’ quanto Gesù ci chiama a vivere. Egli ha scelto l’ultimo posto, si è fatto servo di tutti e si è umiliato. Solo l’umile dà gloria a Dio e riceve da lui gloria. Se siamo troppo pieni di noi stessi non c'è posto per Dio!
Signore, donaci l’umiltà per ritenerci sempre gli ultimi, per poter essere da te esaltati.

Venerdì 2 Novembre 2018, Commemorazione di tutti i fedeli defunti

02112018Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Gesù ci presenta la volontà del Padre. E lui vuole fare la volontà del Padre. L’unica certezza che noi abbiamo nella vita è che c’è la morte. In questa giornata vogliamo dare un senso alla morte con le preghiere per i nostri cari defunti, nella speranza che attraverso queste le loro anime possano raggiungere Dio. Ma la grazia del Paradiso possiamo averla solo se su questa terra abbiamo accolto il Signore. Nella sua bontà Dio ci lascia comunque la scelta di essere con lui oppure di rifiutarlo. Nelle preghiere per i nostri cari oggi aggiungiamo anche quella per la nostra conversione.
Signore, fa’ che la luce e i fiori che portiamo oggi ai nostri cari siano insieme preghiere che tracciano la nostra strada per il cielo.

Giovedì 1 Novembre 2018, Tutti i santi

01112018Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Beati quelli che scoprono Dio dentro di loro

Mercoledì 31 Ottobre 2018

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Martedì 30 Ottobre 2018

30102018Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

In ogni età del nostro crescere, per stare bene abbiamo bisogno di basi sicure (qualcuno che ci sostenga, un posto in cui tornare) e di qualcuno che ci incoraggi a progredire senza paura di sbagliare e perdere tutto.
Signore, donaci incontri che portino nella nostra vita la realtà delle tue promesse.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

panevino

Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

Per inviare i vostri articoli, i vostri filmati, le vostre riflessioni, segnalare eventuali problemi o appuntamenti e programmazioni varie relative alle attività dei vari gruppi parrocchiali potete utilizzare il seguente indirizzo e-mail:

redazione@voltabrusegana.it

A seconda del materiale proposto e degli spazi disponibili, i contenuti saranno pubblicati, oltre che nel sito, anche nel bollettino parrocchiale settimanale.

Angolo degli sponsor

  • MeccanicaElite.jpg
  • CentroStampa.jpg
  • VecchioFalconiere.jpg
  • BedFort.jpg
  • CarrozzeriaCanal.jpg
  • Insalarte.jpg
  • AgipOasi.jpg
  • GiadaCarra.jpg
  • PastManzato.jpg
  • MacelleriaFavero.jpg
  • AFNalesso.jpg
  • ToniVono.jpg
  • Lindaus.jpg
  • SystemCosta.jpg
  • LaPreferita.jpg
  • RedLine.jpg
  • BccPiove.jpg
  • SiderurgicaTacchin.jpg
  • MandriaFranco.jpg
  • LaScuderia.jpg
PLG_GSPEECH_SPEECH_BLOCK_TITLE PLG_GSPEECH_SPEECH_POWERED_BY GSpeech