Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana   PLG_GSPEECH_SPEECH_BLOCK_TITLE Benvenuto nella Parrocchia di Voltabrusegana PLG_GSPEECH_SPEECH_POWERED_BY GSpeech

Questo sito non utilizza cookie per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze, vengono invece utilizzati cookie tecnici e di terze parti .Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca su "Leggi l'informativa relativa alla cookie policy". Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina
 o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Inoltre su ogni pagina consultabile di voltabrusegana.iu in calce trovi anche la Privacy Policy relativa al trattamento dei dati personali.

Domenica 11 Giugno 2017 - SANTISSIMA TRINITA' (ANNO A)

11062017Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,16-18)
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

Dio Padre ama il mondo che ha mandato Suo Figlio. Il mondo sta male, sta annegando. Il fischio di Dio attiva il soccorso, il salvataggio attraverso Gesù. Lo Spirito, fuoco e vento, spinge l'azione di Cristo.
E una sfida per noi, che dovremmo agire come questo Padre attento, questo Figlio salvatore e questa forza che spinge il suo Amore nello Spirito.

Sabato 10 Giugno 2017

10062017Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Insegnaci, Signore, a vivere l’umiltà autentica, quella che ci consente di dare il massimo perché non si dipende da niente e da nessuno; quella che ci immette nella strada di coloro che, nella libertà, hanno donato veramente tutto quello che potevano con appassionata gratuità ed estrema serenità.

Venerdì 9 Giugno 2017

09062017Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

Sappiamo tutti quanto possano essere pesanti le aspettative degli altri (e chissà quanto avranno pesato su Gesù quelle del popolo ebraico di un Messia liberatore) ma a volte, invece di creare tensione e senso di inadeguatezza, possono essere di stimolo a migliorare: "Mi impegno ad essere migliore perché tu vedi in me qualcosa di buono che io non sapevo vedere".
Ti preghiamo, Signore, di aiutarci ad esaltare il bene che vediamo negli altri e non le loro mancanze.

Giovedì 8 Giugno 2017

08062017Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Non basta l’emozione per amare Dio, ci vogliono anche la volontà e la determinazione per poter condurre un progetto di vita intrecciato al suo. Questo significa necessariamente essere aperti e disponibili verso tutti coloro che si fanno a noi prossimi, dai parenti fino agli sconosciuti. Realizzare ciò equivale a costruire la piccola porzione di Regno che ci è stata affidata. Aiutaci, Signore, a comprendere la preziosità della nostra persona e ad amarla.

Mercoledì 7 Giugno 2017

07062017Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

Alcuni aspetti del credere sono così lontani dalla nostra umana possibilità di comprendere che gettano nello sconforto e rischiano di mettere in dubbio la nostra stessa fede. Ma forse in alcune occasioni la fede richiede proprio questo: un abbandono fiducioso, senza prove, senza fatti, senza concretezza: “Mi fido e mi affido a Dio perché so che ciò che viene da lui non può che essere bene”.
Signore, fa' che anche noi possiamo essere per gli altri un rifugio sicuro di bontà.

Martedì 6 Giugno 2017

06062017Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.

Ti preghiamo, Signore, affinché il tuo stile di vita, i tuoi insegnamenti e la tua spiritualità veritiera suscitino la nostra ammirazione ogni volta che ne veniamo a contatto, sia nella lettura della Parola, sia attraverso la testimonianza di chi fa esperienza di te. Aiutaci a trasformare l’ammirazione in conversione.

Lunedì 5 Giugno 2017, San Bonifacio

05062017Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.

Perché mai un uomo dovrebbe mandare suo figlio, la persona che probabilmente più ama al mondo, tra gente risaputamente violenta?
Molte volte il nostro agire nei confronti di chi amiamo è mosso da fretta, speranze, paure, emozioni che ci portano a interpretare gli eventi con eccessiva fiducia o sfiducia e a compiere scelte sbagliate. “Almeno di lui avranno riguardo”, si augura il padre, senza tenere conto che tanti altri suoi inviati erano già stati picchiati o addirittura uccisi.
Signore, aiutaci a comprendere la realtà; aiutaci ad essere sempre molto chiari con le persone con cui ci relazioniamo e ad evitare le incomprensioni, perché ogni fraintendimento può generare grande sofferenza e divisione.

Domenica 4 Giugno 2017 - PENTECOSTE (ANNO A)

04062017Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,19-23)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Il Signore risorto fa che non abbiamo paura e che viviamo con gioia il nostro essere cristiani, suoi testimoni in tutto il mondo. "Ricevete lo Spirito Santo". Ricevete lo Spirito per volare, per sognare, per trasformare, per colorare la vita e insegnare a guardare con gli occhi del Risorto.
Una Chiesa gioiosa, incoraggiata dal soffio dello Spirito, che ci afferra, ci porta quà e là, non ci lascia statici, ma in un dinamismo continuo. Una chiesa che è famiglia, di quelli che condividono la fede nel Signore Risorto.

Sabato 3 Giugno 2017, San Carlo Lwanga e compagni

03062017Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Non sempre è facile fidarsi e credere ai racconti di chi conosciamo. Il sospetto di non aver udito la verità a volte genera incomprensioni, gravi fraintendimenti, litigi, motivi di sofferenza.
Signore, oggi ti chiediamo il coraggio di dire la verità a chi ce la chiede, perché solo la verità rende liberi gli altri e noi.

Venerdì 2 Giugno 2017

02062017Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

La gara a chi ama di più! Sarebbe certamente migliore il mondo se si competesse per questo. Invece fatichiamo a gestire anche le piccole e insignificanti incomprensioni che minano la pace e la serenità delle nostre relazioni. Aiutaci, Signore, ad andare oltre gli istintivi atteggiamenti di prevaricazione, orgoglio e potere che ancora abitano la nostra interiorità, facendoci gustare la bontà del servizio vicendevole, della vicinanza affettuosa e della disponibilità al perdono.

Giovedì 1 Giugno 2017, San Giustino

01062017Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Ci sono persone, gli amici più cari, per i quali riusciamo a vincere il nostro naturale egoismo e arriviamo a desiderare davvero, con il cuore, il loro bene. Questo implica anche il donare loro la libertà di allontanarsi da noi, sebbene questo ci faccia male, se ne sentono il bisogno.
Signore, aiutaci a non farci vincere dal dolore che porta a imprigionare.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

panevino

Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

Per inviare i vostri articoli, i vostri filmati, le vostre riflessioni, segnalare eventuali problemi o appuntamenti e programmazioni varie relative alle attività dei vari gruppi parrocchiali potete utilizzare il seguente indirizzo e-mail:

redazione@voltabrusegana.it

A seconda del materiale proposto e degli spazi disponibili, i contenuti saranno pubblicati, oltre che nel sito, anche nel bollettino parrocchiale settimanale.

Angolo degli sponsor

  • Petranzan.jpg
  • CentroStampa.jpg
  • barbieriLinoTipo.jpg
  • MandriaFranco.jpg
  • GiadaCarra.jpg
  • OneLab.jpg
  • CarrozzeriaCanal.jpg
  • MeccanicaElite.jpg
  • PastaJerry.jpg
  • LaPreferita.jpg
  • Elektra.jpg
  • MacelleriaFavero.jpg
  • Zaggia.jpg
  • BccPiove.jpg
  • OrtoMercato.jpg
  • BedFort.jpg
  • LaMacelleria.jpg
  • RedLineMilano.jpg
  • Rotafil.jpg
  • Vetreria.jpg
PLG_GSPEECH_SPEECH_BLOCK_TITLE PLG_GSPEECH_SPEECH_POWERED_BY GSpeech