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Giovedì 22 Giugno 2017

22062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Anche Gesù pregava, perché la preghiera anche se debole, facile e leggera come il respiro, è vitale, necessaria, potente. E non deve essere una cascata di parole, ma un pronunciarsi nella lode e nel ringraziamento verso un Vita che ci viene donata senza chiederla, senza che ci appartenga, senza la richiesta di arricchirla di cose, perché è già ricca in sé. Chiediamo al Signore, per tutti, di fare esperienza di preghiera.

Mercoledì 21 Giugno 2017, San Luigi Gonzaga

21062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Qual è il vero motivo che ci spinge ad agire? Tutto ciò che facciamo, soprattutto quello che dichiariamo di fare “per gli altri”, non è forse motivato da un nostro desiderio di sentirci utili, addirittura importanti, cercati, necessari? Che lo si faccia per se stessi o per gli altri, poco cambia per il raggiungimento dello scopo finale (l’importante è farlo bene), ma cambia molto per quanto riguarda il nostro vivere interiore. Questo dunque è il monito di Gesù: fallo per te, fallo perché questo tuo impegno guarisce il tuo cuore, sana le tue ferite, fa progredire te. Signore, aiutaci a saperci leggere con onestà, a capire cosa davvero ci rende felici.

Martedì 20 Giugno 2017

20062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

La perfezione non ci appartiene se non nell’amore, ecco perché ci viene chiesta. È possibile attuarla allargando il cuore giorno dopo giorno, per farci stare tutti: quelli che ci amano, i fratelli e un po’ alla volta anche i conoscenti, gli stranieri, i diversi, coloro che approfittano della larghezza del nostro cuore, i nemici. Aiutaci, Signore, a non considerare debolezza l’amore profuso a chi non lo merita.

Lunedì 19 Giugno 2017

19062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Nel momento in cui veniamo feriti, diventiamo un fascio di emozioni: rabbia, umiliazione, stupore, paura, dolore si affollano in noi e scatenano un grande desiderio di farci valere, a volte addirittura di vendetta. Mettere in atto quello che ci consiglia Gesù richiede una calma che non possiamo avere a caldo e forse allora il suo invito è questo: “aspetta”. Non vendicarti, non fare nulla che possa troncare definitivamente la relazione, ma aspetta i tempi dell’altro (che quasi mai coincidono con i tuoi) e poi prova a riprendere la strada insieme a lui. Signore, sostienici quando nell’attesa ci scoraggiamo.

Domenica 18 Giugno 2017 - SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO A)

18062017Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,51-58)
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Sabato 17 Giugno 2017

17062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».

Talvolta celiamo la verità per paura di diventare vulnerabili, di non essere compresi, di essere traditi; a volte addirittura per ferire. Ma può bastare una sola bugia (anche se detta a fin di bene) su temi importanti per far sì che qualcuno perda fiducia in noi, senza contare il dolore che questa perdita può provocare.
Ti preghiamo, Signore, affinché anche nei momenti di vergogna, rabbia, debolezza, dalla nostra bocca escano sempre parole sincere; donaci la consapevolezza che, chi ci ama, amerà anche la nostra verità.

Venerdì 16 Giugno 2017

16062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

Un pensiero, oggi, per tutte le persone innamorate che sono state lasciate, ingannate, tradite. Un pensiero per tutte coloro che, nonostante tutto, continuano ad amare e perdonare. Signore, sorreggile ogni volta che il dolore soffoca la vita e aiutale sempre a trovare strade per ricostruire.

Giovedì 15 Giugno 2017

15062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

A parole Gesù ci ha ricordato l’importanza di riconciliarci con le persone con cui abbiamo qualcosa in sospeso: se non altro per onestà verso Dio e per salvaguardare noi stessi da eventuali vendette e ripercussioni. Ma perdonando coloro che lo hanno ucciso, Gesù ci ha mostrato con l’esempio che la riconciliazione libera noi e gli altri dalle schiavitù della bugia, dell’odio e del rimorso.
Signore, libera i nostri cuori da tutto ciò che li tiene chiusi.

Mercoledì 14 Giugno 2017

14062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Ci sono norme importanti che regolano il nostro vivere quotidiano. Alcune di esse sono solo “etiche”: nessuno ci sanzionerà se le infrangeremo, ma potremmo correre il rischio di provocare grande dolore a qualcuno. Aiutaci, Signore, a far sì che il nostro agire sia sempre rispettoso di noi e degli altri, e a dar voce con onestà ai nostri desideri più grandi affinché le nostre scelte siano comprese per la loro importanza e non considerate egoistici capricci.

Martedì 13 Giugno 2017, Sant’Antonio di Padova

13062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

È più facile essere buoni e fare del bene quando siamo felici, lo è molto meno quando siamo arrabbiati, delusi, stressati o tristi. Aiutaci, Signore, a non perdere l’essenza di bontà che ci appartiene: fa’ che non spegniamo mai quella scintilla che ci rende solidali, comprensivi, umani. E se dovesse spegnersi, dona a chi ci è accanto la tenacia di aiutarci a riaccenderla.

Lunedì 12 Giugno 2017

12062017Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

A partire dalle piccole sopraffazioni quotidiane che passano inosservate da chi le compie, arrivando alle vere e proprie ingiustizie che gettano nella disperazione, preghiamo perché la felicità sia accessibile a tutti nel presente in cui si vive e perché gli operatori di ingiustizia e di prevaricazione convertano le loro azioni in direzione della pace.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

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