La parola in mezzo ai giovani
Le messe per giovani viste da un giovane
Ore 12.00. Inizia la messa dei giovani. O forse no. Difficile parlare di puntualità oggi in un mondo giovani dove prevalgono la corsa frenetica, la notte piena di vita e il mattino pieno di sonno.
Sembra un mondo vissuto al rovescio. Ma si parte: l’importante è mettersi in gioco in questa esperienza, anche arrivando in ritardo, anche con il cellulare che ogni tanto fa capolino dalle tasche.
La Quaresima è stata un percorso ricco di stazioni, ad ognuna ci siamo fermati ad ascoltare la Parola di Dio.
Dalla Parola siamo passati alla parola, una sola parola tratta dal Vangelo della domenica, che grazie all’aiuto di Fabio abbiamo provato a comprendere meglio.
L’aver preso singole parole da un contesto è stata una scelta che non ha portato a vivere il Vangelo in modo riduttivo, anzi ne ha esaltato i messaggi. Le parole sono finestre che aprono orizzonti.
È stato emozionante vivere i momenti in cui i ragazzi coloravano in silenzio le varie lettere che componevano le parole delle varie domeniche mentre ascoltavano i commenti sulla parola stessa.
La parola è per metà di colui che parla, per metà di colui che l’ascolta. Era interessante cogliere le diverse sfumature di queste parole derivanti solo dalla lingua con cui venivano pronunciate: ebraico o greco.
Le varie parole colorate hanno decorato l’ambone presente in Chiesa passo dopo passo.