Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
È una grande domanda quella che Gesù fa ai suoi discepoli, e anche a noi: «Ma voi, chi dite che io sia?».
Mi sembra di vedere la scena: il silenzio totale… risponde solo Pietro. Lo spirito Santo, il Padre, gli rivela la risposta: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Ecco, la fede che arriva come dono ad illuminare l’anima e il cuore di Pietro, che è come noi un peccatore, un uomo con fede e dubbi. Anche se gli è stato rivelato chi è realmente Gesù avrà paura e lo rinnegherà, ma Pietro avrà la forza della fede per chiedere perdono e su di lui Gesù fonderà la sua Chiesa.
Anche per ognuno di noi c’è la stessa domanda. Chi è Gesù? Crediamo davvero che sia il Dio vivente?
Gesù, aiutaci a trovare, nel silenzio della preghiera, la nostra risposta alla tua domanda; fa' che arrivi dal profondo del nostro cuore e che sia forte come la pietra, così vera e piena di fede da non permettere di smarrirci nel mondo.
Alcuni fedeli ci hanno sollecitato alla cura e alla conservazione di quest'opere significativa, così abbiamo fatto fare dei preventivi: il costo dell’intervento si aggira sui 1200,00 euro. Abbiamo dato il via ai lavori che saranno presentati in un clima di preghiera durante la Quaresima.
Chiediamo a ogni famiglia di contribuire con un’offerta indicativa di 10,00 euro in modo da aiutare non solo al ripristino di quest'opera, ma anche a dare nuovo valore alla fede di quanti, attraverso essa, hanno potuto e potranno avvertire la presenza di Dio. Chiedo anche ai membri dei Consigli per la Gestione Economica e ad altri volontari di adoperarsi per una raccolta fondi, magari qualche domenica in patronato.
Nelle nostre parrocchie sono presenti molte altre opere di valore storico e artistico (tele, oggetti sacri, sculture...): alcune sono state già recuperate, altre invece sono in attesa per motivi di tempo ed economici. Se vi fosse qualche persona sensibile disposta ad accollarsi questo servizio, può parlarne con don Lorenzo.
Qui di seguito le immagini iniziali delle prime fasi del restauro in corso:
Leggi tutto: Restauro del Crocifisso della Chiesa di Voltabrusegana
Dal libro dei libri, una commovente storia dalle note profumatamente femminili. Ruth la protagonista di un racconto che inizia in lutto, rimasta vedova in giovane età decide di rimanere accanto alla suocera Naomi, vittima dello stesso doloroso destino.
La fuga sarebbe la reazione che verrebbe istintiva a chiunque, il ritorno alla casa paterna, la voglia di ricominciare daccapo per un nuovo futuro, ma Ruth sorprendentemente dice NO «Non insistere con me che ti abbandoni e torni indietro senza di te, perché dove andrai tu, andrò anch’io, e dove ti fermerai, mi fermerò». Insieme, nonostante il dolore, insieme, nonostante la povertà, insieme, nonostante tutto… fino alla fine, al lieto fine.
La vita, torna a sorprendere, offrendo nuove possibilità per chi è pronto a coglierle e Ruth dopo aver raccolto da terra il grano avanzato dalla mietitura, dopo aver elemosinato il pane, tornerà a sorridere e diventerà madre, e nonna, e bisnonna di un uomo chiamato Davide.
ISCRIZIONE ALL'EVENTO ENTRO META' FEBBRAIO DAI VOSTRI CATECHISTI E RICORDATE DI PORTARE MAMMA E PAPA'
Le sale al piano primo del patronato di Voltabrusegana per qualche pomeriggio si sono trasformate in un atelier di pittura, dove un gruppo di giovani artisti si è cimentato a rivitalizzare tre porte ormai scrostate e ingiallite. Hanno sviluppato i progetti, scelto i soggetti e realizzato l’opera.
L’iniziativa, sponsorizzata e sostenuta dal Circolo San Martino, è stata pensata per dare modo ai ragazzi di vedere una propria impronta nel patronato che ha ospitato la loro crescita nella Comunità dei ragazzi.
Questa una testimonianza:
«La pittura delle porte è stata un’ occasione di aggregazione e per testare le nostre abilità e la nostra intesa nel lavorare in gruppo. Inizialmente c’è stata qualche difficoltà nella suddivisio-ne dei ruoli, poi risolta via via nel tempo. Durante la realizzazio-ne delle porte non ci ostacolavamo l'un l’altro ma, piuttosto, cer-cavamo di collaborare per la buona riuscita della pittura. Quando un gruppo aveva finito di dipingere la pro-pria porta, di solito andava ad aiutare il gruppo più in difficoltà»
(Luca, giovane di Voltabrusegana)
Chi desiderasse vedere dal vivo i capolavori lo può fare visitando le stanze al piano superiore del circolo San Martino di Voltabrusegana negli orari di apertura, qui sotto invece qualche immagine.
La visita alle famiglie è sempre un gesto fondamentale per la vita della comunità cristiana: attraverso di essa si espri-me concretamente, e non solo a parole, quella che papa Francesco definisce la “Chiesa in uscita”, ma che già Paolo VI identificava come l’essenza della Chiesa stessa, ovvero la missione.
In effetti Gesù non aveva un patronato e neppure la chie-sa: i suoi incontri avvenivano per le strade e nelle case.
Poter entrare ed essere accolti in famiglia è un grande do-no, che fa bene prima di tutto ai missionari. Chi suona il campanello deve fare un lavorio interiore che sposta il soggetto dall’io al tu, deve vincere le personali resi-stenze e titubanze, deve concentrarsi solo su chi apre la porta di casa prestandogli attenzione per cercare di cogliere nei suoi gesti e nelle sue poche parole la sorpresa ma anche il desiderio di incontrarmi.
Ma perché o per chi si fa tutto questo? Per portare la pace di Dio. Certo, qualcuno potrebbe dire che, se non andiamo noi, Dio la pace la porta lo stesso (il che è vero), ma la differenza è la medesima che passa tra il ricevere un biglietto di auguri e ricevere invece la persona che mi manda o porta quegli auguri. Ricordia-mo che la Chiesa è davvero il corpo di Cristo: le sue mani, i suoi piedi la sua persona.
Avremo anche momenti di formazione per preparaci: il primo sarà martedì 22 gennaio alle ore 21.00.
Chi desidera rendersi disponibile compili il modulo sottostante e lo metta nella buca delle lettere della canonica, oppure lo invii Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
DESIDERO RENDERMI DISPONIBILE PER LA VISITA ALLE FAMIGLIE
Nome e cognome __________________________________________________________
Telefono __________________________________________________________________
E-mail ____________________________________________________________________
L’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane è stato regolamentato dal Concordato del 1929 tra la Santa Sede e l’Italia quale «fondamento e coronamento dell’istruzione pubblica». Con il successivo Concordato del 1984 sono state delineate le normative tuttora in vigore che prevedono che le ore di lezione settimanali non debbano essere obbligatorie e che gli alunni possano scegliere di “non avvalersi” di tale insegnamento.
L’espressione usata dal legislatore, “non avvalersi”, lascia intendere che tale scelta, per quanto libera, porti comunque alla perdita di un’occasione: la lezione di religione nelle scuole non si limita infatti ad una formazione degli studenti sul piano religioso ma è una delicata opportunità di approfondimento della cultura italiana (e degli Stati a prevalenza cattolica) e di confronto con quelle di altre società.
Una proposta, quindi, che risulta formativa sia sul piano civile che culturale.
Durante la missione svoltasi nella Quaresima dello scorso anno alcuni di noi hanno fatto l’esperienza di entrare nelle case e accompagnare i missionari nella visita e benedizione delle famiglie.
Dopo l’iniziale titubanza molti hanno sentito la gioia di questa esperienza e hanno avvertito in loro il desiderio di continuare e ripetere questo servizio e questa missione. Le richieste di ripro-porre questo momento sono tante, per questo ci siamo ritrova-ti (in tanti) sottolineando ancora una volta che questa esperien-za esprime veramente la vocazione battesimale dei laici, ai qua-li non vengono chieste cose da fare ma di esprimere la propria fede semplicemente portando la presenza della propria vita.
La proposta è rivolta anche ai giovani e ai giovanissimi che possono andare a fare visita ai loro amici e coeta-nei.
Siamo qui a chiedere disponibilità a quanti vogliono unirsi: bastano anche un paio d’ore in una settimana.
La visita sarà preceduta da un avviso portato casa per casa e si svolgerà nelle mattine, nei pomeriggi e anche in prima serata nelle settimane dal 6 al 18 maggio 2019; ciascun volontario sarà accompagnato da un missionario.
Avremo anche momenti di formazione per preparaci: il primo sarà martedì 22 gennaio alle ore 21.00.
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DESIDERO RENDERMI DISPONIBILE PER LA VISITA ALLE FAMIGLIE
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Sono aperte le iscrizioni alle scuole dell’infanzia delle nostre parrocchie. Entrambe propongono modelli educativi di eccellenza riconosciuti dal Ministero dell'Istruzione. Vi invitiamo a venirle a visitare insieme ai vostri bambini per co-noscere le insegnanti e le offerte proposte!
Propone il modello Senza Zaino che, attraverso labora-tori, esperienze e attività a classi aperte, promuove lo sviluppo di abilità manuali e artistiche, dell’intelligenza numerica e linguistica, della capacità di accogliere gli altri, relazionarsi tra loro e con i più grandi e di prendersi cura responsabilmente dell’ambiente in cui vivono.
Telefono 348 5272233
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I siti delle altre parrocchie del nostro vicariato: