Ogni capodanno la comunità di Taizé raduna in una capitale circa 30.00-40.000 giovani provenienti per lo più da tutta Europa. Il prossimo incontro si terrà a Madrid dal 28 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019.
Si tratta di un pellegrinaggio di fiducia sulla terra, così viene denominato, che ha lo scopo di far incontrare giovani con esperienze e culture differenti per fare reale esperienza della gioia dell’incontro, della condivisione e della fraternità universale. Tutto ciò viene fatto in nome del Vangelo.
E’ un’esperienza molto profonda che tocca la vita nella sua essenza, come pure molto “estesa” perché invita ad allargare il cuore. Davvero si percepiscono un respiro internazionale e una grande fraternità che aiutano ad uscire dagli angusti spazi delle nostre mentalità e delle piccolezze del cuore. Così, allargandosi il cuore, si relativizzano i nostri problemi.
Si viene ospitati in famiglie a piccoli gruppi, oppure nelle parrocchie; le mattine si vivono nei piccoli centri parrocchiali in gruppi di qualche centinaio, i pomeriggi c’è la possibilità di scegliere tra una molteplicità di laboratori diffusi per la città (dalla Bibbia alla giustizia sociale, dalla politica alla sessualità, dalla carità allo studio…), mentre le sere ci si raduna tutti per la preghiera, ed è davvero impressionante e potente vedere pregare migliaia di giovani venuti da paesi così lontani.
Ai giovani dai 18 ai 35 anni è rivolto l’invito a partecipare al 41 ° incontro europeo dei giovani organizzato a Madrid dalla comunità di Taizé.
Quando: dal 27 dicembre all’1 gennaio con viaggio di andata e ritorno in aereo.
Come: si alloggerà presso famiglie che vivono nella città e nella regione circostante o in alloggi collettivi (sale parrocchiali, scuole...).
Programma: durante le mattinate saranno organizzati degli incontri con i giovani nelle parrocchie, nei pomeriggi laboratori in città, la sera incontri e preghiera nello stile di Taizé. La sera del 31 dicembre si festeggerà il Capodanno in forma internazionale con tutti i giovani partecipanti.
Costi: 290,00 euro per il volo a cui andranno aggiunti circa 70,00 euro per vitto e alloggio (l’importo preciso sarà comunicato prossimamente).
Documenti necessari: carta d’identità valida per l’espatrio e tessera sanitaria.
Iscrizioni da don Lorenzo compilando il modulo qui sotto allegato.
Sono suor Loreta, nata a Voltabrusegana da una famiglia nota perché dotata di ben sette figlie; è la famiglia di Italo Lagonegro e Ida Nardetto.
Cresciuta in questo ambiente con forti connotazioni cristiane, la mia vita è stata subito accompagnata da una fede palpabile in casa, nella scuola e nella parrocchia.
Partecipando all’Azione Cattolica, allora ben strutturata e formativa, frequentai incontri diocesani e parrocchiali nei quali i sacerdoti favorivano la formazione interiore e una vita dedicata a testimoniare nella Chiesa l’annuncio del Signore.
Ricordo come fui orientata nella catechesi e nei gruppi di “aspiranti”: realtà di servizio in parrocchia che già allora erano sinonimo di impegno con il Signore, perché lui fosse il “motore” primo e ultimo di ogni forma di servizio per il Suo Regno. Fu proprio dentro a queste esperienze ecclesiali che maturò la mia vocazione. Ricordo quanto mi coinvolgevano le proposte di vita cristiana: la partecipazione alla Messa giornaliera, la confessione e la direzione spirituale.
Il Signore si serve anche di mediazioni per arrivare a comunicare la sua volontà. Anch’io ne ho avute, sia nel contatto con persone consacrate, sia frequentando determinati ambienti. Non posso tralasciare il fatto che, prima di me, mia sorella suor Ida (ad oggi missionaria in Kenya da 51 anni) aveva già scelto la vita consacrata tra le Suore Dimesse Figlie di Maria Immacolata. La sua scelta non mi ha “condizionato” ma sicuramente ha rafforzato la decisione nella famiglia.
Terminate le scuole dell’obbligo andai a lavorare per collaborare all’economia familiare, ma dopo cinque anni di vita in fabbrica decisi di iniziare la mia esperienza tra le Suore Dimesse. Era precisamente il 2 febbraio 1966, giorno della Presentazione di Gesù al Tempio (la Candelora). Nella mia vita ho sempre ricordato quel giorno come l’inizio del mio “sì” decisivo. Feci il cammino formativo e alla fine il Signore, attraverso i miei Superiori, mi portò a fare i voti di povertà, castità e obbedienza il 30 agosto 1968.
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