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Venerdì 30 Ottobre 2015

30102015Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa. 
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. 
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.
 
Cerchiamo di non cadere nella tentazione di volere, a tutti i costi, il momento giusto per fare il bene. Un  gesto buono, un’attenzione, una richiesta di aiuto spesso arrivano e rompono i nostri programmi e schemi. Ogni momento è giusto per fare il bene. 

Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.

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Cerchiamo di non cadere nella tentazione di volere, a tutti i costi, il momento giusto per fare il bene. Un  gesto buono, un’attenzione, una richiesta di aiuto spesso arrivano e rompono i nostri programmi e schemi. Ogni momento è giusto per fare il bene.

Giovedì 29 Ottobre 2015

29102015Dal Vangelo secondo Luca (13, 31-35)
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». 
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».
 
Signore può capitare di essere così ciechi, magari intristiti, da non accorgersi del bene e della tua presenza: aprici gli occhi perché possiamo vedere il mondo come lo vedi tu, assaporare le gioie e affrontare le fatiche con la ricchezza del tuo sguardo.

Dl Vangelo secondo Luca (13, 31-35)

In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

http://www.thetimes.co.uk/tto/multimedia/archive/00747/53515d48-1f1f-11e4-_747908c.jpgSignore può capitare di essere così ciechi, magari intristiti, da non accorgersi del bene e della tua presenza: aprici gli occhi perché possiamo vedere il mondo come lo vedi tu, assaporare le gioie e affrontare le fatiche con la ricchezza del tuo sguardo.

Mercoledì 28 Ottobre 2015, santi Simone e Giuda

28102015Dal Vangelo secondo Luca (6, 12-19)
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

Il nome fa passare dal generale/generico al particolare, quando una persona mi chiama pronunciando il mio nome, io inizio ad esistere, vengo tratto dalla massa indistinta degli uomini per divenire me stesso: ha chiamato proprio me! Gesù chiama ciascuno di noi in modo personale e per nome, facendo ciò iniziamo ad esistere. Egli dà anche un compito particolare per ciascuno, adeguato alle nostre possibilità.

Martedì 27 Ottobre 2015

27102015Dal Vangelo secondo Luca (13, 18-21)
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

Il Regno di Dio è anche frutto della nostra operosità. Oggi cerchiamo di essere del lievito buono, capace di far sviluppare bene anche negli altri; essere di esempio ed esse contagiosi nel bene può trasformare noi e gli altri.

Lunedì 26 Ottobre 2015

26102015Dal Vangelo secondo Luca (cf. 13,10-17)
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

Raddrizzarsi per la donna significa riprendere la posizione degli uomini, essere eretti, puntare verso l’alto e verso Dio. Il male, invece, ci curva soprattutto esistenzialmente. Aiutaci, Signore, non solo a rialzarci ma anche a raddrizzarci, cioè a tornare ad essere ciò per cui siamo stati creati.

Sabato 24 Ottobre 2015

24102015Dal Vangelo secondo Luca (cf. 13, 1-9)
Gesù diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Il Signore aspetta, coltiva la nostra vita, si prede cura di noi, desidera che portiamo frutti buoni. Lasciamoci fare da Lui.

Venerdì 23 Ottobre 2015

23102015Dal Vangelo secondo Luca (12, 54-59)
In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

I vangeli di questi giorni sono abbastanza “duri”. Ci vuoi spronare, Signore, dalla naturale tranquillità che ciascuno tende a crearsi. Certo, avere pace nel cuore non significa adagiarsi: accogliamo questi tuoi inviti.

Giovedì 22 Ottobre 2015

22102015Dal Vangelo secondo Luca (12, 49-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Il messaggio di Gesù è contro una certa pigra tranquillità che sfugge gli sforzi, che evita ogni conflitto. Davanti a Lui non si può rimanere indifferenti, l’uomo è chiamato a prendere una posizione.

Mercoledì 21 Ottobre 2015

21102015Dal Vangelo secondo Luca (12, 39-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Sentirsi a posto! Pietro chiede se quel che Gesù dice vale anche per loro, i discepoli. Certo, anzi a chi il Signore ha dato di più, sarà chiesto anche di più. Cerchiamo sempre di dare il meglio di noi, di costruire il bene, un bene più grande.

Martedì 20 Ottobre 2015

20102015Dal Vangelo secondo Luca (12, 35-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».

La vita del cristiano dovrebbe essere una continua preparazione all’incontro con Lui: alleniamoci, dunque, nel bene, ricordando di Dio.

Lunedì 19 Ottobre 2015

19102015Dal Vangelo secondo Luca (12, 13-21)
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Tante cose nella nostra vita, un po’ alla volta, vengono meno, si tratta di viverle con gratitudine e libertà. Solo Dio non viene meno: affidiamoci a Lui, ascoltiamolo, cerchiamo di seguirlo.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Domenica ore 8.30 e
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Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)

 

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