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Lunedì 14 Settembre 2015, Esaltazione della santa Croce

14092015Dal Vangelo secondo Giovanni (3,13-17)
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

Dal male estremo della croce e dell’uccisione di del suo Figlio, Dio trae il bene più grande: la salvezza degli uomini. Trasformare il male in bene, prendere il male e restituire bene: aiutaci, Signore, a compiere gesti che possano cambiare il mondo.

Sabato 12 Settembre 2015

12092015Dal Vangelo secondo Luca (6, 43-49)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.

Proviamo ad ascoltarci e a valutarci: dalla nostra bocca si mostra quel che c’è dentro, dice Gesù. Linguaggi, gesti maldicenze… tutto esce da noi. Vogliamo sapere chi siamo veramente? Ascoltiamoci.
Un linguaggio mite e paziente, buono e delicato… il vangelo di oggi ci aiuta davvero a conoscerci.

Venerdì 11 Settembre 2015

11092015Dal Vangelo secondo Luca (6,39-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.

Lasciamoci guidare dal Signore che vede meglio di no; affidiamoci anche a qualche guida sulla terra, teniamo davanti a noi qualche buon esempio di vita e qualche testimone che abbiamo ricevuto magari nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità. Avere un esempio innanzi aiuta a non smarrirsi nella confusione.

Giovedì 10 Settembre 2015

10092015Dal Vangelo secondo Luca (6,27-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

Si capisce a che punto spinge Gesù? Lui ha fatto così con noi; magari noi non ci riusciamo sempre ad arrivare a questa misura, ma non possiamo per questo ridurre il vangelo alle nostre capacità. Questa è la misura di quello che abbiamo ricevuto. Da qui si comprendono il perdono, che non si fonda sulla mia capacità o incapacità a perdonare; l’accoglienza del nemico, l’andare incontro al diverso e allo straniero… Non possiamo farci niente se Dio è così e fa così con noi, non importa se non ci riusciamo, non è un valido motivo per abbassare questa misura; non importa neppure se talvolta ci tacciano che non facciamo quel che predichiamo, anzi, sì è vero, perché Dio ci ama così tanto che non sempre riusciamo a corrispondere. Se scandalizza altri questo amore, vi giuro che scandalizza anche noi credenti.
Oggi nella nostra comunità preghiamo per le vocazioni, per quelli che il Signore chiama a rispondere e per quelli che hanno già risposto: perché siano chiamate e risposte all’amore.

Mercoledì 9 Settembre 2015

09092015Dal Vangelo secondo Luca (6,20-26)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.

Gesù parla di beatitudine in situazioni strane: davvero la sua vita ha la forza straordinaria della letizia anche nelle circostanze avverse. Vengono in mente gli sposi che si promettono amore nella buona e nella cattiva sorte. Aiutaci, Signore a non contare solo sulle nostre piccole forze, ma a vivere di Te e della tua Provvidenza: allora vedremo cose grandi.

Martedì 8 Settembre 2015, Natività della Vergine Maria

08092015Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati.

La nascita di Maria è il segno che Dio ha preparato per noi la salvezza: per questo ha preparato il corpo e l'anima della madre di Gesù, che è anche madre nostra.
San Paolo nella lettera ai Romani scrive: «Quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo» (8,29). Questo è particolarmente vero per Maria, predestinata ad essere conforme all'immagine del Figlio di Dio e figlio suo. E Dio ha predisposto tutte le cose secondo questa intenzione: «Sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio», troviamo poco prima nella stessa lettera.

Lunedì 7 Settembre 2015

07092015Dal vangelo secondo Luca (6, 6-10)
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.

Può capitare di provare anche invidia per il bene dell’altro: se uno è più bravo di me, se uno ama più di me. Sono sentimenti naturali che si devono, però, controllare e orientare piuttosto verso una solidarietà nel bene: il bene è più grande di me, di quello che posso fare io con le mie forze. Grazie, Signore, perché il bene è in me e anche negli altri.

Sabato 5 Settembre 2015

05092015Dal Vangelo secondo Luca (6, 1-5)
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Ci sono tante regole che si sono costruite con il tempo e che abbiamo fatte noi uomini: alcune sono ancora utili, altre meno. Gesù scavalca alcune di queste, eppure egli compie questo gesto con grande delicatezza anche se in modo molto determinato. Solamente chi ha vissuto le regole e le ha messe in pratica, le conosce, perciò può comprenderne anche i naturali limiti e quindi superarli. Talvolta invece, c’è come una sorta di presunzione, un atteggiamento di farsi delle regole per conto proprio che non matura dall’ascolto e dall’averle vissute. Signore, fa che sappiamo vivere sul serio e fino in fondo, non ciò che ci sembra o vorremmo fosse la vita, ma ciò che essa è come ci si presenta.

Venerdì 4 Settembre 2015

04092015Dal Vangelo secondo Luca (5, 33-34)
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».

Ci sono stati passaggi della mia vita difficili e sofferti, in uno di quei giorni un amico mi disse: «Il maestro arriva quando il discepolo è pronto», la frase mi colpì soprattutto perché mi stavo lamentando che non avvertivo neppure la presenza di Dio. Ci sono giorni della vita in cui dobbiamo gustare e gioire perché avvertiamo che Dio è con noi, ci sono giorni per prepararci e vincere l’indifferenza e la superficialità che spesso nascondiamo con surrogati di Dio, ci sono giorni, invece, fatti per aspettare e desiderare.
Oggi nella nostra comunità preghiamo per gli ammalati, tanti di loro aspettano una parola di conforto, un gesto buono, un piccolo segno del Signore che può venire anche da una nostra visita e dalla nostra presenza.

Giovedì 3 Settembre 2015, San Gregorio Magno

03092015Dal Vangelo secondo Luca (5, 3-7)
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.

Fare le scelte sulla parola del Signore: a volte non viene facile crederci e fidarsi, ma quando lo facciamo, o lo abbiamo fatto, la fatica viene oltremodo ripagata. Fidarsi di Dio è la cosa più bella e liberante del mondo.
Oggi nella nostra comunità preghiamo per le vocazioni: chi si sente chiamato da Dio a servirlo interamente per il suo Regno, deve sentire questa forza e sperimentare la bellezza della fiducia; si tratta di vincere il timore che nasce dal contare solo sulle proprie forze, per andare oltre e abbandonarsi a Colui che può fare cose impossibili.

Mercoledì 2 Settembre 2015

02092015Dal Vangelo secondo Luca (4,38-39)
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.

Gesù guarisce e la suocera di Pietro si mette a servire: due dati che stanno insieme. Il Signore guarisce e dà particolari doni a ciascuno perché li mettiamo a servizio e a disposizione degli altri.
Oggi nella nostra comunità preghiamo per le anime del purgatorio, quelle più dimenticate. Quando da piccolo andavo in cimitero rimanevo sempre impressionato dalle tombe incustodite, senza fuori e sporche: qualche defunto non aveva nessuno che si prendesse cura di lui. Oggi la nostra preghiera andrà per gli sconosciuti, certamente non dimenticati da Dio ma oggi ricordati anche da noi.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

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Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

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