«Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria» (cf. Lc 11, 37-41).
Essere trasparenti è una bella virtù, significa portare il segno della purezza e comunicare bellezza. Ci hai creati molto belli e molto buoni; fa’, o Signore, che siamo capaci di custodire questo dono.
«Gesù: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo» (cf. Gv 2, 13-22).
Oggi ricordiamo la consacrazione della nostra chiesa. Il Tempio vero è Gesù, il suo corpo e la sua vita offerta e risorta. Oggi noi cristiani continuiamo ad essere ciò nel mondo: corpo di Dio e tempio suo. Viviamo in modo da rispettare questa altissima dignità: essere il tempio di Dio tra gli uomini.
«Mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”. Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”» (cf. Lc 11, 27-28).
Siamo beati se ascoltiamo e viviamo della Parola di Dio, così Dio nasce ancora e vive in noi. Proprio come è stato per Maria: Gesù può continuare a crescere e a vivere in noi.
«Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino»
(cf. Lc 11, 15-26).
La nostra vita, a volte, è tentata dal male che sembra essere così forte; sii tu, oggi, il difensore e il custode, la nostra roccia di salvezza.
«Io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto» (cf. Lc 11, 5-13)
Signore, nessuno se ne va da te senza aver ricevuto, addirittura ci accorgiamo che offri prima e più di quel che chiediamo: la tua provvidenza. Fa’ che oggi sappiamo chiederti qualcosa di veramente importate così da poterti riconoscere nei doni che hai già preparato.
«Signore, insegnaci a pregare» (cf. Lc 11, 1-4).
Pregare è dialogare con te, raccontarti di noi e ascoltarti. Signore, fa’ che oggi non manchi la bellezza di questo dolce incontro.
«Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose» (cf. Lc 10,38-42).
Preoccupato, occupato prima…; qualcosa o qualcuno si è preso un posto non suo, ha occupato un posto che spettava a un altro. Paure, difficoltà, distrazioni… prendono il posto di Dio, il vero “numero Uno”. Aiutaci Signore a vivere il primo comandamento come Santa Giustina che seppe dare la vita per te.
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita» (Mt 11, 25-30).
Veniamo da te, Gesù, con le nostre fatiche e i nostri fallimenti, veniamo a Te con immensa fiducia. Veniamo bisognosi di ristoro e di pace.
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi» (cf. Lc 10,13-16).
Parole dure quelle di Gesù. Anche queste sono parole di Dio e devono impattare nel nostro cuore, farsi sentire fastidiose, pungenti e vere: questo è l’inizio della conversione. Non rigettiamole, queste parole, ma portiamole con noi oggi.
«Così dice il Signore: “Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui”» (cf Es 23,20-23).
Gli angeli sono davanti a noi per benedire e per proteggere, custodi che vegliano sulla nostra vita. Lasciamoci guidare, pensiamoli, ricordiamoli e invochiamoli, non solo per le nostre necessità ma di più per cogliere quel che Dio vuole da noi.
«Un altro disse a Gesù: “Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia”. Ma Gesù gli rispose: “Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio”». (cf. Lc 9,57-62).
Gesù è molto esigente: c’è una determinazione forte in Lui. Santa Teresa d Gesù aveva trovato un modo tutto suo per vivere con fermezza il vangelo: la piccola via. Si tratta di fare ogni piccola cosa, ogni gesto, con amore. Proviamo oggi a vivere con questo stile: il saluto, un incontro, un piccolo e umile servizio.
Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749 - 339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it
Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria)
Domenica ore 8.30 e 11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC)
Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)
Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)
Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)
Adorazione eucaristica continua
Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 24.00 (Chiesa Mater Dei - O.I.C.)
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