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Venerdì 28 Giugno 2019, Sacratissimo Cuore di Gesù

28062019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola:
«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.
Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

Dio non ci abbandona mai. Anche se ci perdiamo, egli ci chiama, ci cerca e, quando ci trova, gioisce e fa festa!
Anche noi, quando ritroviamo la persona o la cosa che abbiamo perduto siamo felici e condividiamo la nostra gioia con i nostri amici. E se siamo noi che ci siamo persi, quale consolazione sapere che c’è qualcuno che ci ama talmente tanto da lasciare il suo posto e venire a cercarci.
Signore, donaci la grazia di sentirci peccatori perduti, quella della consapevolezza che tu ci cerchi in ogni momento, e la forza di lasciarci ritrovare.

Giovedì 27 Giugno 2019

27062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

Il criterio che distingue il vero discepolo non è l’invocazione liturgica né la predicazione o i miracoli, ma l’obbedienza profonda alla volontà del Padre. Le parole con cui ci parla Gesù sono semplici e chiare, nascono dall’esperienza di Dio e ci vengono date proprio da colui che donò la vita per quel meraviglioso disegno divino.
Accompagnaci, o Signore, con il tuo Spirito di sapienza e fa’ che anche noi, nel giorno del giudizio, saggiamente sappiamo meritare il Regno del Padre.

Mercoledì 26 Giugno 2019

26062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

«Guardatevi dai falsi profeti» è un po’ la sintesi del discorso: Gesù unisce tutte le leggi concentrandole nell’amore vero e concreto verso il prossimo. Un’opera di discernimento che molte volte risulta difficile. Anche noi spesso tendiamo a inseguire le cose facili e le verità di comodo.
Rafforza in noi, o Signore, la fede in te e fa’ che nella preghiera possiamo crescere come alberi forti e vigorosi, ben saldi al terreno e che portano buoni frutti.

Martedì 25 Giugno 2019

25062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».

Signore, oggi ti chiediamo di aiutarci a non lasciarci vincere dal desiderio di vendetta o di annientare i nostri rivali, ma a comportarci sempre anche con loro in modo rispettoso; fa’ che le nostre azioni di oggi possano renderci orgogliosi di noi domani, quando riguarderemo a questi momenti con altra maturità.

Lunedì 24 Giugno 2019, Natività di San Giovanni Battista

24062019Dal Vangelo secondo Luca
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Nel difficile percorso necessario a costruire la nostra identità, molto spesso compiamo delle scelte che non coincidono con le aspettative della nostra famiglia. In alcuni casi la consapevolezza di ciò ci fa provare un senso di lacerazione così grande per il male che sappiamo di arrecare, che rischia di spegnere il legittimo entusiasmo del creare qualcosa di nuovo, del costruire la nostra vita come desideriamo.
Signore, aiutaci a trovare qualcuno con cui condividere e costruire, qualcuno che sappia sostenere e incoraggiare la nostra felicità.

Domenica 23 Giugno 2019 - SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI GESU' (ANNO C)

23062019Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Oggi, nella festa del tuo Corpo e del tuo Sangue, ti ringraziamo, Gesù, per ogni volta in cui ti fai pane e vino per la nostra salvezza.
In tua adorazione, donaci di comprendere fino in fondo la grandezza del tuo dono capace di convertirci, consolarci e aiutarci a sorreggere le croci che portiamo nel tuo nome.

Sabato 22 Giugno 2019

22062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Quante volte le preoccupazioni ci gettano nello sconforto e nella disperazione! Gesù ci offre una visione di speranza: se Dio si occupa delle piccole cose in modo così meraviglioso, perché non dovrebbe occuparci di noi che siamo i suoi figli? E’ giusto darsi da fare per risolvere le difficoltà, ma guardiamole con la fiducia che Dio non ci abbandona. Diamo le giuste priorità: cerchiamo le cose di Dio, innanzi tutto: con lui davanti, tutto sembrerà più facile.
Signore, donaci di affrontare le difficoltà illuminati dalla luce della fede in te.

Venerdì 21 Giugno 2019, San Luigi Gonzaga

21062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

Dobbiamo renderci conto del fatto che possiamo scegliere tra due tesori da accumulare. Quello terreno, fatto di soddisfazioni, ricchezza, notorietà, e quello spirituale, fatto di silenzio, meditazione, preghiera. Abbiamo mai pensato a quale tesoro stiamo davvero accumulando nella nostra vita? I nostri occhi riflettono quale di essi stiamo alimentando nel cuore e questo sarà quello che diffondiamo: luce o tenebra. Affidiamoci alla luce.
Signore, aiutaci a spogliarci di tutte le cose pesanti che abbiamo addosso e fa’ che possiamo farci inondare dal sole che fai sorgere nell’anima di ogni uomo: il sole dell’Amore.

Giovedì 20 Giugno 2019

20062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Il “Padre nostro” è la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato, è la sintesi più bella ed il modello della preghiera autentica del vero cristiano davanti al Padre.
Insegnaci, o Spirito Divino, a praticare le preghiera che il Figlio di Dio ci ha insegnato.

Mercoledì 19 Giugno 2019

19062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Il brano di Matteo ci invita a compiere le opere buone e giuste, come il digiuno, l’elemosina e la preghiera, non nella maniera in cui la praticavano i farisei, quanto piuttosto in modo semplice e spontaneo, senza calcoli e pretese davanti a Dio.
Tu, Signore, conosci e leggi i nostri cuori nel silenzio; proteggici con la tua grazia e la tua misericordia.

Martedì 18 Giugno 2019

18062019Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Come si può amare chi distrugge la nostra vita? Eppure, anche nelle situazioni più tristi, la vendetta non paga: nessuna pena ci restituirà quanto ci è stato strappato.
Signore, per poter sopravvivere di fonte alle ingiustizie e al dolore abbiamo bisogno della tua forza: aiutaci a non togliere, ma a dare nuove possibilità.


DonLorenzo

Don Lorenzo Voltolin
Tel. 049.685508
Cell. 340.7223749  -  339.6007243
E-mail:voltabrusegana@diocesipadova.it

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Festive
Sabato ore 18.30 (a Mandria) 
Domenica ore 8.30 e
11.00
Domenica ore 8.00 e 10.00 (a Mandria), 10.30 e 17.00 (all'OIC) 

Feriali
Lunedì e venerdì ore 18.30
Martedì, mercoledì e giovedì ore 18.30 (a Mandria)

Rosario
Lunedì e venerdì ore 18.00 in chiesa
Martedì, mercoledì, giovedì e sabato 18.00 (chiesa di Mandria)

Lodi mattutine
Lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 8.00 (a Mandria)

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